Family Hub: mondi per crescere soffia la sua prima candelina

Nel suo primo anno di attività il progetto Family Hub: mondi per crescere ha raggiunto 1.415 famiglie e 1.682 bambini in Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Basilicata.

8 gli sportelli in tutta Italia, nel comuni di Torino, Forlì, Calenzano, Orbetello, Castelnuovo, Zagarolo, Policoro e Potenza.

Obiettivo: contrastare la povertà educativa minorile.

Molti genitori hanno potuto seguire iniziative organizzate nell’ambito del progetto e 186 sono state prese in carico dagli operatori per un percorso di accompagnamento personalizzato.

Un progetto a fianco delle famiglie, per individuare i reali bisogni, commenta Giuseppe Bruno, presidente di CGM, consorzio partner del progetto.

Un anno di successo, che è frutto di una metodologia innovativa, capace di mettere insieme pubblico e privato sociale, cultura ed educazione, sociale e sanitario, e che rende possibile un welfare comunitario generativo, continua Claudia Calafati direttrice dell’Area Educazione di CO&SO.

Tanti auguri a Family Hub e cento di questi successi.

 

–> se ne parla su:

Redattore Sociale https://www.redattoresociale.it/article/notiziario/lotta_alla_poverta_educativa_compie_un_anno_il_progetto_family_hub?fbclid=IwAR2qZnUzmoLsBx_Cj6e2rcCzYInv7qsS9ogSsW-HJmD-wByNOp4K6K1z2pM

Vita.it

http://www.vita.it/it/article/2020/01/23/1415-nuclei-familiari-aiutati-dai-family-hub/153863/

ESPERIENZA POSITIVA, CHE MIGLIORA LA CONVIVENZA NELLA STRUTTURA

Il centro di accoglienza Slataper, struttura gestita dalla cooperativa “Il Girasole”, aderente al Consorzio Co&So, ha aperto per la terza volta le sue porte agli animali da compagnia, confermando un’esperienza unica e di successo a Firenze.

La struttura può ospitare fino a 46 persone, italiane e straniere in condizioni di precarietà economica e abitativa.

Gli operatori di Slataper testimoniano l’importanza che un animale può avere per gli utenti: una valenza terapeutica, capace di migliorare la salute fisica, mentale ed emotiva.

Blanco è la mascotte del centro e insieme ai cagnolini Stella, Lilli e a i loro cuccioli rallegrano la vita della casa proprio in questo periodo caratterizzato da temperature molto rigide!

Le regole sono essenziali per consentire una convivenza civile e rispettosa degli spazi altrui. Esiste un regolamento a cui tutti i padroni devono attenersi. Non possono essere ospitati cani che rientrino nella lista delle razze pericolose o di taglia medio-grande e grande, inoltre devono ovviamente essere vaccinati e avere il microchip che li identifica.

“Il cane diventa anche uno strumento di relazione tra le persone che vivono nel nostro <<laboratorio sociale>>” – dicono gli operatori- “rallegra la vita del centro e la condivisione degli spazi”.

Le attività della Cooperativa Odissea di Capannori diventano un modello internazionale.

Alla due giorni dal titolo “Livelihoods and Economic İnclusion of young syrians under Temporary Protection”, organizzata da Save the Children İnternational, dal Ministero della Cooperazione allo Sviluppo Tedesco e da Tog, la più grande realtà sociale turca, si è parlato delle problematiche dell’inclusione lavorativa dei rifugiati siriani in Turchia, coinvolgendo diversi attori a livello politico-istituzionale, associativo, economico e accademico.

Odissea è invitata a parlare nella sessione delle buone pratiche internazionali.

“Abbiamo raccontato la nascita e lo sviluppo e la gestione del nostro Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) e del Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati (Siproimi) – spiega Valerio Bonetti, responsabile della cooperativa Odissea – ci siamo soffermati sui servizi nel progetto Siproimi per favorire l’inclusione sociale e lavorativa dei ragazzi che arrivano soli nel nostro Paese, abbiamo spiegato come la nostra cooperativa si muova grazie alla rete creata con le aziende e le realtà economiche presenti sul territorio e abbiamo raccontato della nascita dell’impresa sociale Terra di Tutti che, oltre a utilizzare materiali di scarto per trasformarli in prodotti artigianali, crea opportunità lavorative per i richiedenti asilo e i rifugiati”.

“La partecipazione a questa due giorni è stata una grande opportunità per la Cooperativa Odissea – commenta ancora Bonetti – e intendiamo dare seguito a questa esperienza sviluppando partenariati e collaborazioni con alcuni progetti europei e con realtà presenti alla conferenza di Istanbul”.

 

15 giorni di tempo per partecipare al crowdfunding per Divercity

Uffizi, una visita “tattile” insieme ai non vedenti

Un tour tattile degli Uffizi da condividere con un gruppo di non vedenti, un workshop di pittura murale, un laboratorio di serigrafia, letture speciali e tanto altro. Queste sono alcune delle “ricompense” per i donatori di Divercity. Il progetto, creato dalle cooperative EDA, Keras e The Plus Planet del gruppo Co&So, intende creare opportunità culturali inclusive, gratuite e accessibili a tutti. 

Cinque i programmi che verranno realizzati grazie alle donazioni, che consentiranno ad adulti e bambini in condizioni di difficoltà di poter fare esperienze di carattere culturale a 360 gradi. 

«La cultura è un potente strumento di integrazione e inclusione» commenta Marco Locci presidente di Firenze Dona, l’associazione che si occupa di fundraising per le cooperative e il territorio fiorentino. «Con questo progetto intendiamo costruire esperienze efficaci che consentano la partecipazione anche a chi si trova in una situazione di svantaggio. La scelta delle ricompense per chi partecipa al crowdfunding va in questa stessa direzione: chi crede nel nostro progetto avrà la possibilità di partecipare e toccare con mano la bellezza del fare cultura insieme, superando ogni barriera».

Il crowdfunding, lanciato sulla piattaforma Eppela, è già arrivato a quota 1.320 euro. L’obiettivo è di arrivare a 5mila euro entro 15 giorni. Tutti possono partecipare, con un contributo minimo di 5 euro. 

Dona su https://www.eppela.com/it/projects/26204-divercity-la-cultura-come-strumento-sociale-inclusivo?t=rewards.

Oppure tramite bonifico bancario alle seguenti coordinate: 

BANCA INTESA SANPAOLO NUOVO IBAN  :   IT89 G030 6909 6061 0000 0004 021

CODICE BIC:   BCITITMM intestato a The Plus Planet SCS, p.i. 02268730484- via Valdipesa 1 Firenze. 

“Identification of local Social Organizations appointed for Assisted Voluntary Return and Reintegration (AVRR) and monitoring activities of Individual Reintegration Plans (PIR) of migrants who wish to return to their country of origin”

Notice n.7 del 12/12/2019

Cooperativa Sociale Il Cenacolo, member of the syndicated associations group Consorzio Co&So, leading proponent of “Re-Build” project cofinanced by by Asylum Migration and Integration Fund 2014-2020, intends to select implementing organizations based in the country of origin, that will undertake the management and monitoring activities of Individual Reintegration Plans (PIR) of migrants who decide to leave Italy and voluntarily return to their country of origin.

Eligible Countries: the activities listed above must be carried out in countries of origin that is in Tunisia, Ghana, Niger, Marocco.

Expression on interest – Click here to download

Declaration of interest – Click here to download

“Identificazione di organizzazione in loco responsabile dell’accompagnamento al ritorno e del monitoraggio dei piani individuali di reintegrazione (PIR) dei migranti che volontariamente hanno deciso di tornare nel proprio Paese di origine”

AVVISO n.7 del 12/12/2019

La Cooperativa Sociale Il Cenacolo, consorziata del Consorzio Co&So, capofila del progetto “Re-Build” cofinanziato dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione 2014- 2020, intende selezionare organizzazioni in loco che operano in Paesi Terzi per l’affidamento della realizzazione e monitoraggio dei piani individuali di reintegrazione (PIR) dei migranti che dall’Italia decidono volontariamente di ritornare nel proprio Paese di origine.

Luogo: le attività elencate dovranno essere svolte in Paesi terzi e prioritariamente in Tunisia, Marocco, Ghana, Niger

Manifestazione di interesse – Clicca qui per il download

Dichiarazione di interesse – Clicca qui per il download

Insieme per abbattere le barriere dell’autismo, supportare le famiglie e garantire maggiore autonomia a persone che presentano questo tipo di disabilità. Unire le forze per dare maggiore spinta ai progetti in essere e crearne di nuovi, sui bisogni emergenti. E’ questo lo scopo del convegno “Autismo e Territorio: dall’idea al progetto” di venerdì prossimo, 29 novembre, in programma dalle 14.30 presso il Centro Civico “Il Fiore” di Chiesina Uzzanese a cui parteciperanno tutte le realtà e le istituzioni attive in Valdinievole.

L’evento è stato organizzato dalla Cooperativa Sociale La Fenice, del Consorzio Co&So, attiva dal 2007 sul territorio con servizi sperimentali e innovativi per supportare le persone con disabilità, in particolare con disturbi dello spettro autistico. Ad oggi, grazie alla rete di lavoro che vede coinvolti la Società della Salute della Valdinievole, istituzioni e associazioni, sono circa 105 le persone che ogni giorno ricevono aiuto e sono coinvolti in progetti che hanno come obiettivo l’autonomia e il sostegno. Si va dallo sport alla musica, fino a stage lavorativi e laboratori, come il progetto Mosald. O ancora esperienze lontano da casa per sviluppare l’autonomia e l’apprendimento della abilità domestiche come “Provo il weekend e mi piace” e “Fuori tutti”, per favorire la socializzazione.

Ad aprire i lavori del convegno, organizzato grazie al contributo di Vival Banca, il sindaco di Chiesina Uzzanese, Fabio Berti, seguiranno gli interventi della presidente dell’Associazione Autismo in Blu, Veronica Modica, della presidente della Fondazione Mai Soli, Marisa Biancandi, della psicologa Annamaria Bianco del Centro di ricerca CREA-Firenze, della dott.ssa Patrizia Baldi della Società della Salute della Valdinievole e del responsabile del progetto “I bambini delle fate”, Antonio Rossi. Modera Giovanna Iaquino della Cooperativa sociale La Fenice. Seguirà aperitivo e buffet a cura dei ragazzi del progetto “Mosald”.

“Lavoriamo da anni sul territorio per costruire e promuovere una nuova cultura della disabilità – commenta Chiara Malucchi, presidente della Cooperativa Sociale La Fenice – Sperimentiamo  forme innovative di supporto e sostegno per le persone con disabilità e le loro famiglie, per accompagnarle verso la crescita personale e una maggiore autonomia. La forza dei nostri progetti è data da una solida rete territoriale fatta di collaborazione e sinergia tra le varie realtà che operano quotidianamente sul territorio. E da questo convegno partirà una nuova visione progettuale per ampliare e rafforzare i servizi, sia nuovi che in essere”

“Gli obiettivi che ci guidano – afferma il Direttore della SdS Valdinievole, Patrizia Baldi -quando progettiamo e lavoriamo nel settore della disabilità e, come in questo caso, nel campo dell’autismo, sono quelli di garantire alle persone coinvolte il benessere psico fisico, fornire occasioni di inserimento sociale, supportare le famiglie. Il progetto Mosald è stata un’esperienza importantissima nel perseguire questi obiettivi e tutt’oggi va avanti. Ha permesso a persone affette da spettro autistico di vivere esperienze al di fuori delle mura domestiche e di quelle dei centri. I ragazzi hanno partecipato a laboratori di agricoltura sociale, laboratori culinari e in alcuni casi si sono confrontati con gli stage in azienda. Il risultato è stato inaspettato e sono stati i ragazzi stessi, insieme alle loro famiglie, a chiederci di proseguire”.

Esperienze di lavoro all’estero? Anche i giovani con bisogni speciali o disabilità possono usufruire delle opportunità dell’Erasmus+ grazie a Incluvet, progetto finanziato dall’Unione Europea di cui è capofila l’agenzia formativa FormAzione Co&So Network di Firenze attiva nell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.

Austria, Francia, Polonia, Regno Unito e Spagna hanno aderito all’iniziativa e i primi risultati ottenuti nell’arco di due anni saranno presentati il prossimo 15 novembre durante una conferenza a Campobasso.

“Gli studenti con difficoltà o con disabilità hanno bisogno di avere un piano di studi personalizzato e progettato appositamente per loro, questo vale anche per le esperienze di tirocinio – spiega Patrizia Giorio, presidente di FormAzione CO&SO – Le  aziende, d’altra parte, hanno la necessità di essere formate per aiutare gli studenti con bisogni speciali durante lo stage. Per questo c’è bisogno di formare gli insegnanti, il personale dell’istruzione e della formazione professionale, ma soprattutto i potenziali tutor aziendali  che lavoreranno con i ragazzi in modo da rendere l’esperienza di tirocinio o di alternanza scuola-lavoro maggiormente utile e mirata per essere inseriti nel mondo del lavoro più facilmente, anche in un contesto Europeo”.

Incluvet ha sviluppato un modello condiviso tra i paesi europei coinvolti, attraverso una serie di strumenti: dalle linee guida per i docenti per aiutare i giovani con difficoltà nelle esperienze di apprendimento basate sul lavoro al vademecum per i mentori aziendali; dalle normative inerenti la salute e la sicurezza degli studenti sul luogo di lavoro alla definizione di un progetto formativo personalizzato.

Tra gli strumenti più utili elaborati da Incluvet ci sono anche un vademecum per la mobilità degli studenti con disabilità e una serie di indicazioni per i ragazzi e le famiglie sull’importanza di una preparazione di qualità prima del viaggio, sul tutoraggio, sul riconoscimento dei risultati di apprendimento.

Come afferma Massimo Aloe presidente di Reattiva (Organizzazione non-profit, con sede a Campobasso e Firenze che opera nei settori della progettazione europea, mobilità internazionale, formazione, orientamento, inserimento e re-inserimento nel mercato del lavoro): “I programmi europei di mobilità non sono ancora completamente adattati alle esigenze degli studenti con bisogni speciali e molto spesso le persone che accompagnano all’estero questo target di studenti non sanno come aiutarli prima, durante e dopo l’esperienza di mobilità”.

Gli strumenti sviluppati in Incluvet possono essere scaricati dal  sito www.incluvet.eu in italiano, inglese, francese, tedesco, polacco e spagnolo.

A conclusione dei due anni del progetto europeo Incluvet realizzato nel quadro del programma Erasmus+ KA2 Partenariati strategici nel settore Istruzione e Formazione professionale dell’Unione Europea, FormAzione Co&SO è lieta di invitarvi alla Conferenza Finale che si terrà il prossimo 15 Novembre a Campobasso. Potete leggere il programma dell’evento qui di seguito