“Il Ponte” di San Piero, educazione e lavoro per ragazzi in difficoltà


Un centro per ragazzi in difficoltà che lega educazione e lavoro. Si chiama “Il Ponte” il nuovo centro socio-occupazionale che è stato inaugurato oggi, 26 ottobre, in via Enrico Mattei 7, nel comune di Scarperia e San Piero a Sieve in provincia di Firenze. 

Il centro è pensato e realizzato dalla Cooperativa Sociale Convoi grazie al sostegno della Fondazione Allianz UMANA MENTE e alla collaborazione della Società della Salute Mugello.

Il Ponte è un servizio socio-educativo per ragazzi di età compresa fra i 16 ed i 21 anni in carico ai servizi sociali, sia all’interno che fuori dai percorsi formativi e scolastici. I ragazzi che saranno seguiti al Ponte si trovano in condizioni di disagio evolutivo e familiare, o hanno disabilità o lieve ritardo mentale, o sono a rischio di devianza.

Nel centro si punterà a sviluppare le abilità personali e le competenze relazionali dei ragazzi attraverso attività educative e di formazione-lavoro, curate da educatori professionali. Il Ponte sarà quindi un luogo dove imparare, dove comunicare con gli altri, dove divertirsi in uno spazio sereno e libero da tensioni.

Le esperienze di lavoro per i ragazzi del Ponte (la prima è una lavorazione di piume di struzzo per alcune case di moda) saranno quindi alternate a quelle educative e laboratoriali, per un processo di maturazione personale, che si affianca a un percorso di inclusione sociale e di riabilitazione.

Il Ponte nasce non a caso all’interno dello stabilimento del Progetto Articolo 1 (sebbene si trovi in spazi ben distinti), un’attività produttiva gestita sempre dalla cooperativa Convoi, incentrata principalmente sull’assemblaggio, dove sono state inserite persone svantaggiate.

“L’aspetto connesso al tema del lavoro è fondamentale per la crescita personale e relazionale delle persone – commenta Matteo Tagliaferri, Coordinatore Coop Convoi Zona Mugello – Far convivere le due realtà (Il Ponte e il Progetto Articolo 1) permette di creare i presupposti per una dimensione di comunità attiva e inclusiva, in cui tutti possono trovare il proprio ruolo e un senso profondo per il proprio impegno”.

Continua Tagliaferri: “Il Ponte vuole collegare il mondo del sociale con quello delle imprese: incentivando esperienze pilota di economia responsabile, dove la relazione economica può diventare la piattaforma progettuale per un modello di welfare nuovo e sostenibile”.