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“Aiutaci a cucire il futuro”. Con questo slogan, la cooperativa sociale Il Girasole ha inaugurato una campagna di crowdfunding, il cui ricavato servirà a potenziare “Let’s Work”, un progetto innovativo, nato nel 2012, che si è sviluppato dal 2015 nel cuore del Quartiere 1 di Firenze.

Si tratta di un laboratorio di pelletteria rivolto a persone con disabilità fisica e mentale, o che si trovano in condizioni di marginalità e di disagio psicosociale, ma aperto anche ai richiedenti asilo e ai ragazzi in cerca di uno stage per l’alternanza scuola-lavoro.

Insieme a un’équipe di professionisti, gli aspiranti artigiani scoprono giorno dopo giorno il lavoro dell’addetto al banco, si misurano nella relazioni con gli altri e conquistano nuovi margini di fiducia in se stessi. Sperimentando le varie tecniche della lavorazione della pelle, inoltre, acquisiscono competenze utili per un successivo percorso di inserimento lavorativo.

Non solo riabilitazione, quindi, ma anche formazione professionale, indispensabili ad aprire le porte di un futuro migliore a chi ha bisogni speciali. Per ampliare il progetto e dotarlo di nuovi strumenti per la didattica e la produzione, la cooperativa Il Girasole ha deciso di intraprendere la strada del finanziamento collettivo.

La campagna di crowdfunding è realizzata all’interno dell’iniziativa Firenze Crowd, un percorso di accompagnamento sostenuto dalla Fondazione CR Firenze e dalla Fondazione Il Cuore si Scioglie, in collaborazione con la cooperativa Feel Crowd e la piattaforma Eppela.

L’obiettivo è quello di arrivare a quota 7.500 euro entro il 18 dicembre. Al conseguimento di questa somma,Fondazione CR Firenze e Fondazione il Cuore si Scioglie raddoppieranno la cifra.

Per far conoscere le attività del laboratorio e per coinvolgere i cittadini nel raggiungimento di questo traguardo, la cooperativa ha organizzato un programma di eventi.

Ecco le principali iniziative:

– Venerdì 23 novembre, dalle 16 alle 22: mostra fotografica a cura di Agnese Mosi, performance creativa dell’artista Skim, musica jazz con i Cheeck2Cheeck, aperitivo a buffet offerto dal Caffè Doni, e distribuzione di piccoli gadget realizzati durante il laboratorio. Offerta libera

– Giovedì 29 novembre, ore 20: cena del Giglio solidale al Circolo Sms di Peretola. Costo: 15 euro.

– Un caffè vale doppio: per tutto il periodo del crowdfunding, in alcuni bar si potrà versare direttamente il proprio contributo alla campagna.

I fondi raccolti verranno utilizzati per l’acquisto di una spruzzatrice, ma anche per aprire il laboratorio un giorno in più alla settimana, dando così la possibilità a un numero maggiore di persone di partecipare.

«Questi interventi, grazie al lavoro dei referenti Daniela Burgio e di Mauro Grandi, ci permetteranno di incrementare il nostro impegno a favore dell’integrazione e del coinvolgimento della città e del suo tessuto sociale» ha commentato Marco Locci, coordinatore distruttura della cooperativa Il Girasole. «Il laboratorio riesce già a soddisfare le richieste di piccole produzioni da parte dei privati e quest’anno si è occupata della commessa per l’allestimento dell’albero di Natale del Quartiere 1 con tanti piccoli gigli rossi in pelle, simbolo di Firenze». 

“La Fondazione è particolarmente lieta che questo progetto rientri nell’ambito di Firenze Crowd – ha affermato Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione CR Firenze -perché perfettamente in linea con la nostra missione a sostegno delle fasce più deboli. Inoltre il progetto che sarà finanziato attraverso il crowdfunding affronta il problema della marginalità con la creazione di un’opportunità importante di lavoro. Ci auguriamo che anche il territorio ne comprenda il valore e faccia la sua parte”. 

“Il laboratorio di pelletteria della cooperativa Il Girasole è luogo di incontro, di confronto e di accoglienza per le persone con difficoltà. Lo sosteniamo nella convinzione che il lavoro sia anche una occasione di coesione sociale e di inclusione molto importante” afferma Giulio Caravella, consigliere Fondazione Il Cuore si scioglie onlus.

Per informazioni: Marco Locci 392/983.00.23, marco.locci@coopilgirasole.it.

Per partecipare al crowdfunding: www.eppela.com/letswork

Un laboratorio di cooking nelle cucine del Mercato centrale e uno di teatro all’Educatorio del Fugligno. Due scenari completamente diversi per analizzare in maniera concreta, e senza pregiudizi, un tema di grande attualità: l’inserimento lavorativo dei migranti. Si intitola infatti “Includere e integrare in azienda” l’evento che il 26 ottobre coinvolgerà imprenditori, responsabili delle risorse umane, operatori dell’inserimento lavorativo e lavoratori migranti.

«Le grandi migrazioni di questi anni rendono necessario lo sviluppo di nuove capacità imprenditoriali e gestionali per valorizzare la multiculturalità e trasformare le differenze in potenzialità, non solo per il singolo lavoratore ma anche per le performance aziendali» spiega Angela Nencini, presidente de “Il Cenacolo”, la cooperativa sociale capofila dell’iniziativa promossa dal progetto EU-ROADMAP e finanziata dalla Commissione Europea.

La giornata si svolgerà all’interno dell’Educatorio del Fuligno, in via Faenza 48, mentre il laboratorio di cucina sarà ospitato dal Mercato Centrale, in via dell’Ariento. Alle 9,30, si inizia con un intervento introduttivo di Monia Dardi della Fondazione Adecco sul tema “Diversity&Inclusion”. A seguire, i due momenti esperenziali, che permetteranno ai vari soggetti coinvolti di interagire e misurarsi nella gestione della diversità in gruppi di lavoro multiculturali. Al termine dei laboratori, alle 14,45, si svolgeranno un debriefing per riflettere sulle esperienze fatte e, subito dopo, la tavola rotonda “Migration works!”, condotta da Monica Reis Danai de “Il Cenacolo”, con le testimonianze di imprenditori, operatori, esperti di risorse umane e lavoratori.

«Sarà una giornata di confronto, aperta a tutti, che ha l’obiettivo di dimostrare che lavorare insieme si può e che l’inserimento lavorativo di persone con background migratorio è fonte di stimolo e crescita» aggiunge Nencini. Includere e integrare in azienda” sarà parte del programma di Jobbando, la fiera del lavoro che si svolgerà a Firenze, dal 22 al 26 ottobre.

Per le iscrizioni è possibile inviare una mail a cultraro@coopcenacolo.it entro lunedì 22 ottobre. 

Un’esperienza formativa all’estero per acquisire maggiori competenze e avere più opportunità di lavoro in un settore in espansione, quello socio-sanitario ed educativo. È ciò che accadrà a 144 studenti di Toscana, Lazio e Molise grazie ad “Award skills”, un progetto europeo, promosso da So. & Co. –Consorzio Cooperative Sociali di Lucca e coordinato da Reattiva, e che è stato giudicato uno tra i migliori progetti Erasmus+ KA1 VET Learners and Staff 2018, con un punteggio complessivo pari a 100/100.

“Award skills” offrirà un’esperienza di mobilità per 80 studenti delle classi quarte e per 64 neodiplomati attraverso un tirocinio all’estero di un mese, nel primo caso, e di tre mesi (Mobilità ErasmusPro), nel secondo.

I tirocini saranno svolti presso aziende, enti, associazioni, cooperative che operano in ambito socio-sanitario ed educativo con sede a Malta, Spagna, Portogallo, Regno Unito e Francia.

Il progetto vede coinvolti sette Istituti professionali a indirizzo socio-sanitario: Isi Machiavelli (Lucca); Iis Caselli (Siena); Iis Santoni (Pisa); Ipsia Pacinotti (Pontedera, PI); Iss Fermi-Da Vinci (Empoli, FI); Iis Luigi Di Savoia (Rieti); Iis Pertini (Campobasso).

Al termine di questa esperienza, i ragazzi riceveranno un attestato riconosciuto a livello europeo e potranno arricchire il proprio Europass con le competenze linguistiche e professionali acquisite.

Inoltre, per gli studenti delle quarte, il mese di tirocinio conterà come alternanza scuola-lavoro.

«Questo progetto è una grande opportunità per i giovani» afferma Elisabetta Linati, referente dell’Agenzia Formativa di So. & Co. «Perché rafforza il senso di cittadinanza europea nei ragazzi che si avvicinano al mondo del lavoro. Inoltre, Award skills contribuisce a realizzare uno spazio europeo per l’apprendimento permanente nel settore sociale e socio-sanitario».

Gli istituti professionali coinvolti, già a partire dall’anno scolastico appena iniziato potranno offrire ai propri iscritti questa opportunità formativa.

Il Machiavelli di Lucca, con l’indirizzo socio-sanitario, è l’istituto che partecipa al progetto con il maggior numero di studenti.

«Questa scuola sta vivendo mesi molto complicati a causa della dichiarazione di inagibilità della sede di Via San Nicolao dove erano collocati l’istituto Paladini e Civitali ricevuta a fine giugno. Ma nonostante le difficoltà logistiche, dovute alla dislocazione di 900 studenti in sedi provvisorie, l’istituto non ha abbassato la guardia sul fronte dell’offerta formativa, continuando a progettare nuove opportunità per i propri iscritti» sottolinea Linati.

Manager culturale 2.0” e “Sì all’impresa creativa”. Così si chiamano i due corsi che FormAzione Co&So Network sta per varare con l’obiettivo di dare a giovani e disoccupati l’opportunità di inserirsi nei settori della cultura e degli spettacoli. Una formazione mirata, dunque, rivolta a chi vuole apprendere le tecniche di gestione e organizzazione di beni ed eventi, e a chi invece progetta di creare un’impresa tutta sua.

I due corsi sono interamente gratuiti perché finanziati con le risorse del POR FSE 2014-2020. Infatti rientrano tra i progetti formativi strategici di Giovani Sì, realizzati dalla Regione Toscana (www.giovanisi.it).

 

Eccoli nel dettaglio.

Manager Culturale 2.0”il corso è rivolto a diplomati, disoccupati o inoccupati, e formerà 10 partecipanti per la qualifica di “Tecnico delle attività di mediazione culturale per la promozione dello spettacolo dal vivo e la formazione di spettatori consapevoli”. Il percorso di formazione è composto da 600 ore, delle quali 30 di accompagnamento e 180 di stage in aziende del settore. Il percorso formativo avrà un taglio fortemente interdisciplinare, volto a fornire competenze umanistiche e manageriali, ma anche informatiche e telematiche, con una particolare attenzione alle nuove forme di promozione digitale, di comunicazione e di web marketing.

Le lezioni si svolgeranno, da ottobre 2018 a maggio 2019, presso la sede di FormAzione Co&so Network, in via Valdipesa 4, Firenze (zona Novoli)

Info link: http://formazionenet.eu/ formazione/ professionalizzante/101- manager-culturale-2-0.html

Sì all’impresa creativa”il corso, organizzato in collaborazione con COOP-UP (Confcooperative Toscana), è rivolto a 8 giovani “under 29”, disoccupati o inoccupati, che vogliano sviluppare un’idea imprenditoriale nel settore della cultura e della creatività. Ai partecipanti viene offerto un percorso di orientamento, di accompagnamento e di sostegno alla creazione di un’impresa autonoma o di un’attività di libera professione. Tra i temi trattati: orientamento e attitudine imprenditoriale, stesura del business plan, accesso al credito e supporto allo start-up.

Le lezioni si svolgeranno, da ottobre 2018 a febbraio 2019, presso COOP UP, Via Vasco de Gama 25, 50127 Firenze (c/o  Confcooperative Toscana)

Info link: http://formazionenet.eu/ formazione/trasversale/102-si- all-impresa-creativa.html

Iscrizioni

Le iscrizioni sono aperte fino al 28 settembre. La domanda può essere scaricata al seguente link:

https://drive.google.com/file/ d/13JTFYtPySGsHHC9- CBRCxiKjQQmzeOux/view?usp= sharing

Per informazioni 

FormAzione Co&So Network: tel. 055 4476026 – 4222167. Referente: Giulia Polidori polidori@formazionenet.eu
www.formazionenet.eu

 

“L’obiettivo finale sarà avere un’azienda agricola in grado di produrre e stare sul mercato grazie alla qualità dei suoi prodotti, a cominciare naturalmente dall’olio, e quindi in grado di dare lavoro a dei giovani che appartengono a categorie svantaggiate. Perché una occupazione non significa solo reddito e quindi la capacità di guardare con più certezze al futuro, ma anche un ruolo nella società evitando la solitudine e l’assistenzialismo fine a se stesso”. Così Samuele Pii, direttore del consorzio Coltibio di Co&So, di cui fa parte la cooperativa Frantoio del Parco, spiega il senso dell’iniziativa che oramai da due anni si sta realizzando nel Parco della Maremma.

“Il progetto dell’olio “Antico Frantoio del Parco” – racconta Pii – è iniziato nel 2016 quando, grazie a un bando pubblico promosso daEnte TerreRegionali Toscane, nell’ambito del progetto “Banca della Terra”, la Cooperativa Frantoio del Parco ha avuto in concessione dalla Regione Toscana 200 ettari di uliveti, di cui 150 ettari certificati biologici e IGP Toscano, e un frantoio situati all’interno del Parco della Maremma e nella frazione di Enaoli a Rispescia (GR). Sia gli uliveti che il frantoio erano stati lasciati abbandonati da più d10 anni. Da quello stato di degrado siamo partiti e abbiamo onestamente fatta molta strada”.

Infatti la Cooperativa Agricola Frantoio del Parco, con il sostegno della Chico Mendes Società Cooperativa Sociale, fondatrice della rete di Altromercato in Italia, sta riportando le piante in salute e sta raccogliendo le olive di quattro diverse varietà presenti all’interno del Parco (le cultivar principali sono: pendolino, leccino, moraiolo e frantoio), per produrre un olio extra vergine di oliva biologico e con denominazione di Indicazione Geografica Protetta toscana. Dal 2016 sono stati prodotti 5.000 litri di olio e 3.000 bottiglie che sono state vendute nelle botteghe di prodotti tipici, nei negozi biologici e attraverso i canali del commercio equo e solidale.

Sono già stati curati circa 10.000 ulivi – specifica il direttore di Coltibio – e ne rimangono 20.000 da potare. Tutto il lavoro di recupero è stato svolto, e continuerà ad essere svolto, nel rispetto dell’ambiente, delle persone e della legalità. Ora, il prossimo obiettivo sarà aprire il frantoio e stringere nuove collaborazioni con soggetti pubblici e privati che condividono la nostra visione e che vedono nei progetti di recupero del patrimonio comune una opportunità per migliorare la società in cui viviamo”.

Rimettere in piedi e funzionante il frantoio in tempo per la prossima campagna olearia infatti permetterà di molire le olive autonomamente ed in futuro non è da escludere la possibilità di molire anche le olive di altri olivicoltori della zona. Con ovvie ricadute occupazionali.

“Fin qui sono già stati assunti 3 operai agricoli – spiega Pii – ma l’obiettivo a lungo termine è di assumere almeno altri giovani, in particolare nei periodi della raccolta e della potatura, che verranno scelti tra gli appartenenti a categorie svantaggiate. Questo è possibile grazie al progressivo recupero degli ulivi, che permetterà negli anni di generare sempre nuove posizioni lavorative per il lavoro nei campi, in frantoio e nei punti vendita che verranno attivati sul territorio”.

“Il tutto ovviamente accompagnato da un continuo supporto formativo volto a garantire lo sviluppo di nuove competenze che permettano di mantenere un’occupazione a lungo termine e di generare nuova imprenditorialità, rivitalizzando aree agricole depresse e abbandonate” conclude Pii.

 

Punti vendita:

La Bottega di Alberese (Via dell’Artigliere, 1/4, 58100 Alberese GR)

La Bottega Maremmama (Via del Bersagliere, 2, 58100 Alberese GR)

Punto vendita presso il Centro Servizi, strada del mare, Parco della Maremma (GR) a 150 metri dalla spiaggia di Marina di Alberese.

Le botteghe Chico Mendes Altromercato di Milano e Brescia (http://chicomendes.it/scopri-le-nostre-botteghe/)

Il sito di vendita online di Chico Mendes Altromercato (http://webshop.chicomendes.it/)

Intesa tra Anci Toscana e le cooperative sociali regionali per favorire e sostenere l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati.
L’obiettivo condiviso è quello di individuare e utilizzare tutte le opportunità e le normative (negli appalti, nella programmazione e nella co-progettazione) per impigare le persone che, per storia e difficoltà personali, hanno difficoltà ad entrare nel mercato del lavoro e rischiano l’emarginazione sociale (disabili, ex detenuti, tossicodipendenti, soggetti con problemi psichiatrici). Il protocollo è stato firmato stamani nella sede fiorentina dell’Associazione dei Comuni dal presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni e da Alberto Grilli presidente di Confcooperative-Federsolidarietà Toscana, Leonardo Cianchi vicepresidente di Legacoopsociali-Legacoop Toscana e Federico Pericoli vicepresidente dell’Associazione Generale Cooperative Italiane (A.G.C.I) della Toscana.

 

“Si tratta di una grande opportunità, che mi auguro tutti i Comuni toscani facciano propria mettendo in pratica gli indirizzi dell’intesa – afferma Biffoni – Le cooperative sociali di tipo B rappresentano una ricchezza per il tessuto sociale e per il mondo del lavoro e credo che le amministrazioni, utilizzando tutti gli strumenti che le norme mettono a disposizione, possano e debbano offrire una reale possibilità di inserimento lavorativo per le persone svantaggiate”.  

 

Le cooperative sociali (nella fattispecie quelle di tipo B) sono imprese che si occupano della gestione di attività finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate nei settori dell’industria, commercio, servizi e agricoltura. In particolare, nell’intesa si prevede tra l’altro di “promuovere consultazioni preliminari di mercato, per conoscere e scegliere i migliori istituti contrattuali di tutela sociale, soprattutto negli appalti pubblici di servizi”; di utilizzare strumenti come “appalti e concessioni riservate alle cooperative sociali di tipo B”; di suddividere gli appalti in lotti “in modo da garantire l’effettiva possibilità di partecipazione da parte delle micro, piccole e medie imprese”; di utilizzare le norme vigenti sia per “assicurare il coinvolgimento attivo degli Enti del Terzo Settore attraverso forme di co-programmazione, co-progettazione e accreditamento” sia per “attivare forme speciali di partenariato con enti del Terzo Settore nelle attività di valorizzazione di beni culturali immobili di appartenenza pubblica”.

 

“La cooperazione è riuscita a trasformare svantaggi e fragilità in opportunità, non solo di coesione sociale ma anche di risparmio di risorse pubbliche – afferma Alberto Grilli, presidente di Confcooperative-Federsolidarietà Toscana – ma la centralità del lavoro è fondamentale nell’esperienza di queste particolari imprese. Per questo l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati deve essere pensato come un bene comune. Il sostegno e il rafforzamento di questo sistema deve essere un obiettivo qualificante di politiche di sviluppo ma anche alla base di un approccio culturale diverso. Il protocollo firmato oggi, che accogliamo con grande soddisfazione, – aggiunge Grilli – va sicuramente in questa direzione”.

Migliorare l’inclusione degli studenti con disabilità intellettiva nei percorsi di alternanza scuola lavoro, nelle esperienze di tirocinio curriculare e nelle mobilità europee. Sono gli obiettivi del progetto Incluvet di cui FormAzione CO&SO Network è promotore, finanziato dal programma Erasmus Plus dell’Unione Europea KA2-Partenariati Strategici.

INCLUVET promuove la formazione di insegnanti e personale che lavorano con studenti disabili allo scopo di rendere pIù concreta la loro esperienza di tirocinio o di alternanza scuola-lavoro e, di conseguenza,  aumentare le possibilità di ottenere una futura occupazione anche in un contesto europeo.

La formazione dei docenti degli istituti tecnino-professionali sarà regolata da linee guida.  Saranno, inoltre, creati un Vademecum per tutor aziendali, da distribuire ai mentori allo scopo di supportare gli studenti con disabilità intellettiva nei percorsi di tirocinio, e  un vademecum per la mobilità rivolto agli accompagnatori.

Le linee guida e i vademecum sono stato oggetto del secondo meeting transnazionale del progetto che si è svolto lo scorso 10 e l’11 Aprile 2018, presso la sede dell’Institut National Superieur De Formation Et De Recherche Pour L’education Des Jeunes Handicapes Et Les Enseignements Adaptes (INS Hea) a Suresnes (Parigi). E’ stata l’occasione per fare il punto sui primi risultati dei focus group realizzati in ogni paese partner, CHE hanno coinvolto circa 75 docenti.

Per maggiori informazioni  ed essere aggiornato sull’andamento del progetto è possibile visitare il sito www.incluvet.eu

FormAzione Co&So NEtwork nell’ambito del programma Erasmus+ “INTEGR8” promuove lo svolgimento di 60 mobilità della durata di 13 settimane (90 giorni) destinate ai neodiplomati (diplomati dell’a.s. 2016/2017 e diplomandi dell’a.s. 2017/2018) degli Istituti Tecnici e Professionali del settore dei Servizi Sociali e Socio-sanitari e dei Licei delle Scienze Umane dislocati sul territorio della Regione Toscana, da svolgersi presso un’organizzazione/azienda partner dei Paesi partecipanti al progetto in Spagna, Germania, Malta e Regno Unito.

Gli ambiti professionali di riferimento per il tirocinio formativo riguardano i seguenti servizi:

► Accoglienza migranti e mediazione linguistico-culturale;
► Prevenzione e contrasto dell’esclusione e della marginalità sociale dei migranti;
► Riduzione del danno e riduzione dei rischi per i migranti;
► Gestione di centri per l’infanzia e/o per l’adolescenza che accolgono figli di migranti.

Termine e modalità di presentazione della candidatura: 

La domanda di candidatura deve essere presentata entro il 31/01/2018, compilando il modulo online 

Documenti da allegare:
– Curriculum Vitae in lingua inglese e redatto esclusivamente sul modello formato europeo allegato al presente
Avviso (Allegato A);
– Copia della Carta di identità o Passaporto validi per l’espatrio e in corso di validità per tutto il periodo della
mobilità all’estero.

I due documenti devono essere allegati in versione PDF e rinominati così come indicato nel modulo di candidatura.

Per informazioni:

ForMAzione Co&So NEtwork

Tel. 0554222167 / 055 4476026

 


Un centro per ragazzi in difficoltà che lega educazione e lavoro. Si chiama “Il Ponte” il nuovo centro socio-occupazionale che è stato inaugurato oggi, 26 ottobre, in via Enrico Mattei 7, nel comune di Scarperia e San Piero a Sieve in provincia di Firenze. 

Il centro è pensato e realizzato dalla Cooperativa Sociale Convoi grazie al sostegno della Fondazione Allianz UMANA MENTE e alla collaborazione della Società della Salute Mugello.

Il Ponte è un servizio socio-educativo per ragazzi di età compresa fra i 16 ed i 21 anni in carico ai servizi sociali, sia all’interno che fuori dai percorsi formativi e scolastici. I ragazzi che saranno seguiti al Ponte si trovano in condizioni di disagio evolutivo e familiare, o hanno disabilità o lieve ritardo mentale, o sono a rischio di devianza.

Nel centro si punterà a sviluppare le abilità personali e le competenze relazionali dei ragazzi attraverso attività educative e di formazione-lavoro, curate da educatori professionali. Il Ponte sarà quindi un luogo dove imparare, dove comunicare con gli altri, dove divertirsi in uno spazio sereno e libero da tensioni.

Le esperienze di lavoro per i ragazzi del Ponte (la prima è una lavorazione di piume di struzzo per alcune case di moda) saranno quindi alternate a quelle educative e laboratoriali, per un processo di maturazione personale, che si affianca a un percorso di inclusione sociale e di riabilitazione.

Il Ponte nasce non a caso all’interno dello stabilimento del Progetto Articolo 1 (sebbene si trovi in spazi ben distinti), un’attività produttiva gestita sempre dalla cooperativa Convoi, incentrata principalmente sull’assemblaggio, dove sono state inserite persone svantaggiate.

“L’aspetto connesso al tema del lavoro è fondamentale per la crescita personale e relazionale delle persone – commenta Matteo Tagliaferri, Coordinatore Coop Convoi Zona Mugello – Far convivere le due realtà (Il Ponte e il Progetto Articolo 1) permette di creare i presupposti per una dimensione di comunità attiva e inclusiva, in cui tutti possono trovare il proprio ruolo e un senso profondo per il proprio impegno”.

Continua Tagliaferri: “Il Ponte vuole collegare il mondo del sociale con quello delle imprese: incentivando esperienze pilota di economia responsabile, dove la relazione economica può diventare la piattaforma progettuale per un modello di welfare nuovo e sostenibile”.