Si chiama “Le chiavi di casa” e già solo il nome dice tanto. È il progetto con cui CO&SO ha partecipato al bando di gara indetto nel 2019 da UBI Banca, ANFFAS e CGM in merito alla legge del “Dopo di noi”, che propone un piano volto a garantire il benessere, l’inclusione sociale e l’autonomia delle persone affette da disabilità gravi, e soprattutto propone un piano per il supporto ai disabili gravi dopo la perdita del sostegno dei genitori.

Un progetto considerato vincente (l’unico in Toscana tra i 7 vincitori) dalla Giuria degli Esperti composta da esponenti di UBI, FIA, CERIF, Secondo Welfare e Fondazione Dynamo, e che si fonda sulla condivisione di know-how, buone prassi, procedure operative e relazioni territoriali e comprende sperimentazioni di vita autonoma per i giovani disabili, percorsi di accompagnamento per le famiglie, formazione per gli operatori, allo scopo di sperimentare modelli di residenzialità innovativi sul territorio regionale e arrivare a definire un unico modello efficace e completo capace di fornire risposte tangibili.

L’idea nasce dalle cooperative socie Gruppo IncontroGiocolare e Il Girasole che in CO&SO esprimono la massima specializzazione in tema di servizi rivolti alla disabilità e sperimentazioni nell’ambito del “Dopo Di Noi”. Le cooperative andranno a creare una cabina di regia volta a unire le competenze acquisite in anni di esperienza nel settore, occupandosi di monitorare e sviluppare i percorsi residenziali e collaborando per co-progettare e realizzare un modello di autonomia abitativa più efficace e sostenibile. Un modello da diffondere attraverso la rete di associazioni familiari e fondazioni che fanno parte delle cooperative. Il progetto pilota poi replicabile raggiungerà 30 partecipanti, circa 300 famiglie, 30 operatori, 3 Fondazioni e 18 Associazioni in 3 province toscane.

“Le chiavi di casa” potrà quindi contare su un premio di 37 mila euro, quello destinato alle organizzazioni vincitrici.

A 4 anni dalla legge 112 sono ancora poche le famiglie che tentano vie concrete perché i figli raggiungano l’autonomia. Perché il piccolo nucleo familiare rappresenta un’ancora di salvezza per le persone affette da disabilità. CO&SO, però, si impegna affinché non sia l’unica.