“Sprint”: a Greve una casa per imparare a cavarsela da soli

Accoglienza e autonomia per minori non accompagnati e giovani in carico ai servizi sociali

Il progetto del Comune di Greve in Chianti, in collaborazione con la cooperativa Il Cenacolo

 

Firenze, 1 agosto 2017Due appartamenti al Ferrone, nel territorio di Greve in Chianti, per accogliere minori non accompagnati e rendere autonomi giovani che provengono da comunità socio educative. Il progetto Sprint è una proposta di accoglienza, partita questa estate, gestita dal Comune di Greve in Chianti, in collaborazione con la cooperativa Il Cenacolo, aderente al Consorzio Co&So, che ha già attivato progetti simili in nove appartamenti dell’area metropolitana (facenti parte del progetto SPRAR MSNA di cui il Comune di Firenze ha la titolarità).

Il progetto (coerente con la delibera Giunta regionale n. 84 del 16/2/2016 “APPARTAMENTI PER L’AUTONOMIA” PER L’ACCOGLIENZA RESIDENZIALE DI MINORI E DI NEO-MAGGIORENNI 16-21) prevede una forma più flessibile di accoglienza che si vuole modellare anche in base personalità degli ospiti degli appartamenti che hanno dai 16 ai 21 anni. I ragazzi sono accompagnati nella ricerca di un percorso di formazione professionale e di inserimento lavorativo, sono anche aiutati a trovare una propria autonomia nella gestione della casa e a convivere con gli altri nel rispetto delle regole e di tutti i coinquilini.

Gli ospiti degli appartamenti sono seguiti da educatori che offrono loro un punto di riferimento con cui confrontarsi (e parlare dei propri problemi) e imparano pass

o passo a fare una spesa ragionata e a cucinare in autonomia, a fare le pulizie e a lavare e stirare i propri panni come qualunque giovane adulto che inizia a cavarsela da sé. Ma il progetto prevede anche contatti con le associazioni del territorio alla ricerca di un concreto confronto con il mondo degli adulti. All’interno dell’appartamento infine non mancano corsi di italiano e di alfabetizzazione per i ragazzi che ne hanno bisogno.

“Il progetto sprint – spiega Matteo Conti, presidente della cooperativa Il Cenacolo – costituisce una risposta efficace, in collaborazione con la società della salute sud-est, al problema dell’accoglienza residenziale minori stranieri non accompagnati. Si tratta di un fenomeno sempre più rilevante nel nostro paese. L’accoglienza sarà svolta secondo standard di qualità monitorati dalla Regione Toscana. Crediamo sia importante che il territorio del Ferrone sia sempre più coinvolto in questo tipo di servizi al fine di garantire e e tutelare la coesione delle nostre comunità.”