Nonostante l’emergenza sanitaria, il bilancio contabile di esercizio 2019 è stato approvato entro la scadenza ordinaria ed è stata anticipata di qualche mese, rispetto agli anni precedenti, una prima presentazione del bilancio di missione (pronto, nella sua versione completa, alla fine di quest’anno). “I numeri e i dati raccontano che Co&So è sempre più casa delle cooperative, luogo di incontro e di scambio fra imprese e lavoratori, anche oltre la Toscana” afferma Giacomo Billi, presidente di Co&So.

4.635 lavoratori (1.217 in più rispetto al 2018) che grazie alle realtà del consorzio hanno avuto un contratto: 3.597 a tempo indeterminato (1.208 in più rispetto al 2018), 853 a tempo determinato, 180 di altro tipo, 2.903 i soci lavoratori (1.419 in più rispetto al 2018), 436 gli inserimenti lavorativi di persone svantaggiate (di cui 106 inserimenti terapeutici) e 124 i tirocini effettuati. Sono 460.752 gli euro spesi in formazione del personale, 5 contratti di rete avviati, uno per ogni area di intervento (cultura e turismo, educazione, socio sanitario, inclusione sociale, inclusione lavorativa).
Il nostro si dimostra un sistema solido, cresciuto costantemente negli ultimi vent’anni, capace di adattarsi ai cambiamenti della società e di rispondere in modo flessibile ai nuovi bisogni delle persone e delle famiglie” afferma Billi, “In piena emergenza Covid, abbiamo scelto di non fermarci e di non farci condizionare da una crisi di portata storica che ha impattato pesantemente anche su molte delle nostre attività. Abbiamo scelto di guardare avanti, riprogettando i servizi e le loro modalità di gestione”.

Tra i progetti avviati, “Spazi di immaginazione giovanile – 4.0” per ripensare i luoghi di aggregazione giovanile insieme ai giovani, la sperimentazione di un nuovo modello di vita autonoma per i giovani disabili, la collaborazione con Enpa per la gestione del canile sanitario, il rifugio, le colonie feline, il soccorso e le cure degli animali che ha portato all’adozione di 600 gatti e 100 cani. Nel futuro c’è la realizzazione di un hub di promozione sociale nel cuore di Borgo San Lorenzo, progetto portato avanti attraverso la Fondazione La Cittadella per il recupero del Monastero di Santa Caterina da Siena (www.cittadellascs.it) e restituire la struttura alla comunità locale in un’ottica di utilizzo culturale e sociale.
Il 2020 è l’anno del cambiamento: lascerà spazio solo a chi scommette sulle competenze con l’audacia che questi tempi difficili richiedono” afferma Billi.

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