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Il cibo ha fatto ancora una volta da collante tra culture diverse, abbattendo barriere e pregiudizi. È successo al Circolo Arci di Bonelle, a Pistoia, nel corso della serata conclusiva del progetto #apriteleporte promosso dalla Cooperativa Gruppo Incontro.

I migranti accolti nei diversi centri Cas del Gruppo Incontro hanno cucinato i piatti tipici dei loro Paesi e, insieme agli operatori, hanno realizzato anche una tipica pietanza italiana: la pizza.

 

Un momento di festa, insomma, ma anche un modo per ricambiare la grande solidarietà delle famiglie pistoiesi che, con l’iniziativa #apriteleporte, da luglio a fine ottobre, hanno ospitato un migrante in casa propria per condividere un pranzo o una cena.

«La partecipazione alla cena  è stata entusiasmante e ha confermato che la conoscenza reciproca è il miglior antidoto contro paura e indifferenza» ha commentato Donata Carradori, referente progetto Cas per Gruppo Incontro.

 

Ecco i numeri che dimostrano il successo di #apriteleporte:

– 24 inviti;

– 17 famiglie e 7 gruppi di famiglie o di amici che hanno dato la propria disponibilità, a Pistoia città, ma anche nella zona di Santomato/Montale, Pescia, Firenze;

– 45 migranti del Gruppo Incontro che hanno partecipato alle cene o pranzi nelle famiglie, aderendo anche a più inviti

– oltre 100 persone, tra migranti, famiglie, amici e operatori, che si sono incontrati, si sono conosciuti reciprocamente e hanno costruito nuovi legami.

«Siamo profondamente soddisfatti di questi risultati, tanto che stiamo già pensando di riproporre l’esperienza» conclude Carradori. «ieri diverse famiglie hanno detto che vorrebbero invitare nuovamente i ragazzi migranti che hanno conosciuto e ovviamente abbiamo accolto con molta soddisfazione questa loro richiesta, al di là di ogni progetto. Abbiamo poi lanciato l’idea di invitare un migrante durante i pranzi tradizionali delle  feste di Natale, vedremo come proseguire in questo progetto»

 

Un’esperienza formativa all’estero per acquisire maggiori competenze e avere più opportunità di lavoro in un settore in espansione, quello socio-sanitario ed educativo. È ciò che accadrà a 144 studenti di Toscana, Lazio e Molise grazie ad “Award skills”, un progetto europeo, promosso da So. & Co. –Consorzio Cooperative Sociali di Lucca e coordinato da Reattiva, e che è stato giudicato uno tra i migliori progetti Erasmus+ KA1 VET Learners and Staff 2018, con un punteggio complessivo pari a 100/100.

“Award skills” offrirà un’esperienza di mobilità per 80 studenti delle classi quarte e per 64 neodiplomati attraverso un tirocinio all’estero di un mese, nel primo caso, e di tre mesi (Mobilità ErasmusPro), nel secondo.

I tirocini saranno svolti presso aziende, enti, associazioni, cooperative che operano in ambito socio-sanitario ed educativo con sede a Malta, Spagna, Portogallo, Regno Unito e Francia.

Il progetto vede coinvolti sette Istituti professionali a indirizzo socio-sanitario: Isi Machiavelli (Lucca); Iis Caselli (Siena); Iis Santoni (Pisa); Ipsia Pacinotti (Pontedera, PI); Iss Fermi-Da Vinci (Empoli, FI); Iis Luigi Di Savoia (Rieti); Iis Pertini (Campobasso).

Al termine di questa esperienza, i ragazzi riceveranno un attestato riconosciuto a livello europeo e potranno arricchire il proprio Europass con le competenze linguistiche e professionali acquisite.

Inoltre, per gli studenti delle quarte, il mese di tirocinio conterà come alternanza scuola-lavoro.

«Questo progetto è una grande opportunità per i giovani» afferma Elisabetta Linati, referente dell’Agenzia Formativa di So. & Co. «Perché rafforza il senso di cittadinanza europea nei ragazzi che si avvicinano al mondo del lavoro. Inoltre, Award skills contribuisce a realizzare uno spazio europeo per l’apprendimento permanente nel settore sociale e socio-sanitario».

Gli istituti professionali coinvolti, già a partire dall’anno scolastico appena iniziato potranno offrire ai propri iscritti questa opportunità formativa.

Il Machiavelli di Lucca, con l’indirizzo socio-sanitario, è l’istituto che partecipa al progetto con il maggior numero di studenti.

«Questa scuola sta vivendo mesi molto complicati a causa della dichiarazione di inagibilità della sede di Via San Nicolao dove erano collocati l’istituto Paladini e Civitali ricevuta a fine giugno. Ma nonostante le difficoltà logistiche, dovute alla dislocazione di 900 studenti in sedi provvisorie, l’istituto non ha abbassato la guardia sul fronte dell’offerta formativa, continuando a progettare nuove opportunità per i propri iscritti» sottolinea Linati.

La solidarietà è contagiosa, lo dimostra il successo ottenuto dalla seconda edizione di “Aggiungi un posto a tavola”, il progetto nato per favorire l’integrazione dei migranti, ideato dalla Cooperativa sociale Odissea (gruppo Co&So) insieme all’Osservatorio per la Pace del Comune di Capannori, alla Caritas della Diocesi di Lucca e alla Cooperazione Missionaria Diocesi di Lucca.

In due mesi, sono state 26 le famiglie che hanno chiesto di partecipare invitando a cena un richiedente asilo ospitato nelle strutture di accoglienza gestite da Odissea a Lucca e a Capannori.

Le cene realizzate per il momento sono state 22 (altre saranno organizzate a breve), per un totale di 25 migranti, tra i 17 e i 30 anni.

Rispetto all’edizione della scorsa estate, quest’anno il numero dei partecipanti è raddoppiato, e il coinvolgimento ha fatto un decisivo salto di qualità. «Il progetto ha raggiunto anche famiglie che non gravitavano intorno alla nostra cooperativa e che sono venute a sapere dell’opportunità attraverso i social e i volantini che avevamo distribuito. Abbiamo avuto richieste non solo da Capannori, ma anche da Lucca, da Pisa e dalla Versilia» racconta Patricia Barsi di Odissea, che ha curato la parte organizzativa di “Aggiungi un posto a tavola”.

«Tanti i nuclei con figli adolescenti, che grazie al nostro progetto hanno potuto incontrare coetanei con storie molto diverse dalle loro. Inoltre, siamo stati contattati anche da alcune associazioni del territorio che desideravano fare questa esperienza insieme ai loro soci. Inoltre, ci ha fatto piacere scoprire che molte famiglie hanno continuato a coinvolgere i migranti nelle loro attività, a dimostrazione che l’integrazione è possibile e passa attraverso la conoscenza».

Per ricambiare l’ospitalità, mercoledì prossimo, nell’uliveto della parrocchia di Segromigno in Monte, i migranti offriranno una cena alle famiglie italiane che hanno contribuito al progetto. Tre squadre in cucina realizzeranno piatti tipici del Pakistan, del Senegal e della Guinea. Al termine, musica dal vivo e proiezione di fotografie.

Insieme a tutta l’equipe di Odissea, alla serata parteciperà anche il vescovo della Diocesi di Lucca, Italo Castellani. 

 

Si è concluso positivamente il corso per “addetto all’assistenza di base” che l’Agenzia Formativa di  So&Co, consorzio aderente al gruppo cooperativo Co&So, ha svolto per conto della Regione Toscana dopo aver vinto un apposito bando pubblico utilizzando le risorse regionali del Por-Fse 2014/2020 finalizzate alla formazione per l’inserimento lavorativo di persone disoccupate.

“Dopo 900 ore di formazione, da settembre 2017 a luglio 2018, hanno concluso il corso 15 allievi, 14 hanno ottenuto la qualifica, 1 allieva ha preso la certificazione di competenze di 2 ADA, oltre la metà hanno già trovato lavoro nell’ambito dei servizi di cura alla persona. Un modo concreto per dare risposte vere e serie sia al bisogno occupazionale sia alle esigenze sempre più rilevanti di un nuovo welfare territoriale di cura e assistenza alle persone” spiega Luca Rinaldi, presidente del consorzio  So. & Co.

Nel dettaglio, su 15 persone che hanno seguito il corso formativo ben 8, pari al 53%, stanno già lavorando. Tre presso altrettante famiglie; due presso la rete di cooperative aderenti a So. & Co.; una presso una Rsa privata; una presso un centro di assistenza alla persona e una in un altro settore. Per quelle che invece stanno ancora aspettando un lavoro due hanno già ricevuto offerte interessanti, una sta facendo il servizio civile e una sta svolgendo un tirocinio. “Il nostro obiettivo – spiega Rinaldi – è non solo formare persone capaci in un settore delicato come l’assistenza alla persona dove la professionalità è determinante, ma anche poi seguirle attivamente per far incontrare domanda e offerta di lavoro. A scadenza trimestrale verifichiamo i percorsi intrapresi dalle persone formate per indirizzarle al meglio e aiutarle così a muoversi nel mondo dell’assistenza alla persona.

Inoltre molti dei qualificati proseguiranno la formazione personale con il corso per OSS, qualcuno si è rimesso in gioco a 50 e 60 anni trovando nel gruppo le forza di studiare, imparare cose nuove e appassionarsi ad un nuovo mestiere.

Allievi, docenti ed imprese avranno modo di raccontare la loro esperienza al seminario finale di progetto organizzato per lunedì 30 luglio alle 11.00 presso la sede di So& Co a Lucca, in Via Mattei 293/F, alla presenza di un dirigente della Regione Toscana. Il seminario è aperto al pubblico.

Un invito a cena speciale contro l’indifferenza e l’emarginazione. Le famiglie di Capannori, Lucca e della Piana lucchese possono aggiungere un posto a tavola per un richiedente asilo ospitato nel loro territorio. Parte la seconda edizione del progetto “Aggiungi un posto a tavola” nato per favorire l’integrazione dei migranti della Cooperativa sociale Odissea con l’Osservatorio per la Pace del Comune di Capannori, la Caritas della Diocesi di Lucca e Cooperazione Missionaria Diocesi di Lucca.

Un’occasione per i residenti di scoprire chi sono veramente i richiedenti asilo, quali sono le loro storie, come sono arrivati e come si trovano in Italia. Le famiglie potranno fare loro domande e conoscerli faccia a faccia senza alcun pregiudizio, soltanto ascoltandoli in un clima conviviale. Un’iniziativa unica, nata in Garfagnana la scorsa estate, sono state 15 le famiglie e le corti di paese che hanno aderito all’iniziativa.

migranti saranno accompagnati da un operatorio della Cooperativa Odisseae e/o dell’Osservatorio per la Pace e saranno selezionati sulla base della loro disponibilità, conoscenza della lingua italiana e propensione alla socialità.

La vera integrazione si costruisce attraverso la conoscenza – afferma Valerio Bonetti, responsabile della Cooperativa sociale Odissea ecco perché abbiamo pensato a un momento di incontro per i migranti e le famiglie del territorio. Si tratta semplicemente di un modo per scambiare opinioni, scoprire magari che sono tante le cose che ci accomunano. Speriamo che siano in tanti a sfruttare l’occasione”. Per aderire è possibile scrivere a aggiungiunpostocapannori@gmail.com oppure chiamare lo 0583935251 da lunedì a venerdì (9:00-13:00).

Sono quadri nati da un’arte diversa, realizzati da artisti forse inconsapevoli e per questo ancora più affascinanti. A Lucca, da domani, martedì 29 maggio, fino al 7 giugno, al Palazzo Ducale, sono  in mostra le opere delle persone con disabilità mentale che frequentano i servizi della cooperativa sociale La Mano Amica

 

Si chiama art brut, in inglese è conosciuta come outsider art, in Italia l’abbiamo ribattezzata arte irregolare. Tanti nomi per descrivere un’espressione artistica unica, che racconta il mondo interiore di persone con problematiche mentali che hanno avuto modo di esprimersi in laboratori di arte figurative, nei centri diurni e nelle residenze di Lucca e della Versilia. 19 artisti le cui opere, più di un centinaio,  sono state selezionate da Nadia Buonamici, psicoterapeuta e arte-terapeuta della cooperativa.

 

“L’immaginario svelato”, così si chiama la mostra fatta di ritratti, collage, figure astratte che restituiscono a chi li osserva un mondo nuovo,  da scoprire, da cui traspare sofferenza e purezza. 

“Sono artisti speciali, che riescono a stupirci – spiega Elisabetta Gonnella, responsabile area Salute mentale della cooperativa La Mano Amica –  La loro è un’arte irregolare, che nasce dal profondo, è pura perché non contaminata da imposizioni sociali eppure manda  messaggi estremamente chiari. Con questo progetto abbiamo voluto dare  la possibilità di esprimersi a persone che  hanno delle capacità artistiche potenti, ma che, a causa delle difficoltà che vivono, non potrebbero mai emergere. L’arte ha una grande funzione di riabilitazione, è anche un canale di comunicazione  importante per  noi terapeuti. Ma soprattutto è per loro gratificante, perché gli restituisce un posto all’interno della comunità”

 

La mostra verrà inaugurata domani pomeriggio alle 17.30 al Palazzo Ducale di Lucca con un aperitivo offerto dalla cooperativa La Mano Amica nel Cortile degli Svizzeri. Nel corso della mostra ci saranno workshop, a ingresso gratuito, dalle 16 alle 18, a partire da venerdì 1 giugno con il laboratorio di collage tenuto dalle terapeute Nadia Buonamici e Giuliana Batignani. Lunedì 4 giugno si terrà un laboratorio di arte mediata e poi mercoledì 6 giugno un altro sull’ascolto musicale.

 

La mostra sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 15 alle 18. Dopo il 7 giugno, il progetto diventerà itinerante, toccando vari comuni della provincia di Lucca

Sono ripartiti i laboratori creativi della cooperativa Odissea aperti a tutta la cittadinanza, tra questi il gettonatissimo corso di ceramica “Terra di tutti”, che attraverso il lavoro con l’argilla vuole stimolare il dialogo tra le culture e il corso di teatro sociale che coinvolge anche i richiedenti asilo. Sono questi alcuni dei laboratori dinamici di integrazione sociale pensati dalla cooperativa sociale, nata nel 2007 dal progetto comune di alcuni giovani di rispondere al “problema” dell’immigrazione in modo positivo.

Dal 2014 Odissea è soggetto gestore del progetto SPRAR del Comune di Capannori che ospita richiedenti asilo nella Casa di Accoglienza di Lunata e in appartamenti situati sul territorio, ma porta anche avanti progetti di animazione ed educazione rivolti a giovani italiani e stranieri di seconda generazione, si prende cura anche di donne sole con bambini in situazione di disagio socio – abitativo, si occupa di mediazione sociale all’intero dei condomini di edilizia residenziale pubblica e mediazione linguistico-culturale nelle scuole.

Tra le attività finanziate dalla cooperativa dal 2017 c’è il corso di ceramica al quale partecipano cittadini di Lucca e i richiedenti asilo e rifugiati accolti nelle strutture di accoglienza. Il laboratorio, al centro giovani di Santa Margherita a Capannori, è animato dagli artisti del progetto Nimmo, Tonja Pierallini e Simone Gelli, mentre le cornici per i lavori sono realizzate nel centro di riuso solidale Daccapo. Una buona occasione questa per conoscere persone di nazionalità diversa, sperimentare varie tecniche per lavorare questo antico materiale e anche per raccontare se stessi, attraverso l’arte.

Isole Ubuntu” è invece il corso di teatro sociale in collaborazione con l’associazione culturale Experia che si svolge a Lucca e Capannori. Il laboratorio prevede una serie di incontri, fino a giugno 2018, durante i quali si imparano a usare anche materiali multimediali in collaborazione con i ragazzi del liceo artistico musicale Passaglia di Lucca, indirizzo audiovisivo e multimediale, nell’ambito del progetto europeo Erasmus plus.

Attraverso le tecniche del teatro e della multimedialità il progetto vuole promuovere nuovi metodi di integrazione interculturale, far esplorare ai partecipanti la ricchezza della realtà della società moderna. Il tema del laboratorio 2018 è “la casa”, un tema trasversale a tutte le culture, a tutti i tempi e i luoghi.

 “La cosa bella è che c’è stata da subito una buona partecipazione dei cittadini lucchesi ai nostri laboratori – commenta Valerio Bonetti, responsabile della cooperativa Odissea – persone che hanno accolto con piacere l’invito da parte della cooperativa: la buona accoglienza la fanno infatti le comunità e i territori che accolgono, il nostro compito è quello di facilitare le interazioni sociali”.

Continua Bonetti: “I corsi infatti sono strutturati intorno a un tema comune, quello della socialità. Per le persone in accoglienza i laboratori sono un’opportunità da cogliere, sia per apprendere nuove competenze sia per incontrare persone del territorio, in vista di un futuro inserimento sociale e lavorativo. Odissea ha fatto una scelta precisa, quella di considerare l’accoglienza non solo una questione di vitto, alloggio (e forse di corsi di italiano), ma è importante per noi dare strumenti per l’autonomia e quindi organizzare anche attività diverse con l’obiettivo della formazione professionale e della socializzazione”.

Come cambiano i rapporti tra il settore no profit e la Pubblica Amministrazione dopo le novità introdotte dalla riforma del Terzo Settore. Un incontro di approfondimento organizzato dai consorzi So&Co di Lucca e Co&So, con interventi di esperti e rappresentanti delle cooperative e degli enti pubblici

 

PROGRAMMA

ore 9.30 | Accoglienza invitati

ore 10 | Saluto di benvenuto
Luca Rinaldi, Presidente So&Co

Saluti istituzionali
Luca Menesini, Presidente Provincia Lucca
Alessandro Tambellini, Sindaco di Lucca

| Proiezione del video La mia impresa? E’ sociale!

ore 10.30 | Interventi:
Claudia Fiaschi, Portavoce Forum nazionale del Terzo Settore
Luciano Gallo, Esperto Pubblica Amministrazione e Terzo Settore – consulente ANCI
Lorenzo Guerra, Presidente Consorzio Consolida di Lecco
Riccardo Mariani, Assessore alle Politiche Sociali, Casa e Lavoro del Comune di Lecco
Cosimo Palazzo, Direttore Area Emergenze Sociali, Diritti ed Inclusione del Comune Milano
Luca Iozzelli, Coordinatore della Consulta delle Fondazioni di origine bancaria della Toscana
Lorenzo Terzani, Presidente Co&So

ore 13.15  | Proiezione del video Dove la vita accade