ABSTRACT

“Il patrimonio culturale è di grande valore per la società europea da un punto di vista culturale, ambientale, sociale ed economico. Pertanto, la sua gestione sostenibile rappresenta una scelta strategica per il XXI secolo”, come sottolineato dal Consiglio Europeo nelle sue Conclusioni del 21 maggio 2014. Lo stesso documento menziona però che il contributo del patrimonio culturale allo sviluppo di abilità e competenze, alla creazione di diversi tipi di occupazioni e a migliorare la qualità della vita è spesso sottovalutata.

In molti paesi europei, i custodi del patrimonio culturale immateriale hanno lottato per guadagnarsi da vivere nei settori culturali e creativi (CCS) (Ibañez y López-Aparicio, 2018). Questa situazione è peggiorata notevolmente a causa dell’epidemia COVID-19 e molte persone che lavorano nel campo della promozione culturale affrontano gravi privazioni economiche. Come indicato dall’OCSE, “insieme al settore turistico, i settori culturali e creativi sono tra i più colpiti dall’attuale crisi, con posti di lavoro a rischio che vanno dallo 0,8% al 5,5% dell’occupazione nelle regioni dell’OCSE”. (Risposte politiche dell’OCSE al coronavirus (COVID-19)). Per superare questa situazione, l’OCSE individua “la necessità di affrontare la carenza di competenze digitali nel settore e di migliorare l’accesso digitale al di là delle grandi aree metropolitane”.

Pertanto, il progetto BidToArt si concentrerà sul valore sociale ed educativo del Patrimonio Culturale europeo sostenendo le persone coinvolte nella sua protezione e diffusione (come musicisti, pittori, falegnami, artisti tessili e altri) tramite l’acquisizione e lo sviluppo di abilità di base e competenze chiave, utilizzando pratiche innovative nell’era digitale.

PERCHÈ RITENIAMO CHE SIA IMPORTANTE

In Europa, la maggior parte delle persone coinvolte nel campo della promozione culturale deve affrontare difficoltà economiche notevoli a causa dell’epidemia COVID-19. L’analisi dei bisogni effettuata durante la fase di pianificazione di questo progetto mostra che le persone che lavorano nel settore della promozione culturale e che sono a rischio di esclusione sociale generalmente non hanno conoscenze riguardo all’imprenditoria e all’uso delle TIC.