Luoghi immaginati e costruiti direttamente da ragazzi considerati fragili, protagonisti del progetto Diritto di transito

Sette territori individuati, soprattutto in aree periferiche e marginali dove c’è maggior rischio di emarginazione, in cui ai ragazzi verrà chiesto di immaginare degli spazi di inclusione, luoghi di incontro e di apprendimento da condividere con le famiglie.

Selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini grazie al bando “Un passo avanti”, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, “Diritto di transito” è il progetto promosso dal consorzio Archè che vuole restituire ai ragazzi la possibilità di immaginare e progettare i luoghi destinati a loro! Centri di incontro, insomma, che siano accattivanti sia per l’estetica che per la proposta di attività, che facciano da ponte tra gli adolescenti, le famiglie, le istituzioni, la società.

“Diritto di transito riafferma con forza la necessità di mettere al centro le politiche giovanili, politiche sempre più frammentate e lontane dai bisogni reali dei ragazzi e dei giovani adulti –  afferma Claudia Calafati, responsabile del settore educativo del gruppo Co&So –  A maggior ragione, in questo periodo, dove la pandemia ha ridotto ancora di più le opportunità di esperienza, riducendo per questa fascia d’età, l’accesso all’istruzione, sostituendola con una didattica a distanza, per niente efficace, che non ha fatto altro che indebolire ulteriormente le loro possibilità di apprendimento e crescita. Diritto di transito si propone di dare loro ascolto e voce, offrendo spazi dove possano esprimere i propri talenti, confrontarsi e rimettersi in gioco, per definire “giovani politiche” che condivideremo e promuoveremo insieme ai partner di progetto, imprese sociali, famiglie, scuole e istituzioni.”

Saranno rivolti ai ragazzi tra gli 11 e i 17 anni, con disagio conclamato o vulnerabili: si calcola un bacino di 4582 giovani e 2365 famiglie. Il progetto prenderà avvio nel mese di febbraio compatibilmente con la situazione sanitaria e interesserà i comuni di Firenze, Pistoia, Sesto Fiorentino, Grosseto, Follonica, Siena e Poggibonsi

“Saranno esteticamente gradevoli, anche grazie alla collaborazione con street artist capaci di educare a riconoscere la bellezza e il rispetto degli spazi comuni – spiega Ivana Sinigaglia del consorzio Archè di Siena, capofila del progetto – E dovranno essere dotati di wireless, pc portatili, tablet.”

Il progetto fa affidamento su tantissimi partner del territorio toscano e non.

Comune di Firenze, Comune di Siena, Comune di Follonica, Comune di Grosseto, Comune di Pistoia, Comune di Poggibonsi, Comune di Sesto Fiorentino, Consorzio Co&So e le sue cooperative Arké, Il Girasole, Convoi, Giocolare; e ancora cooperative Arcobaleno, Valle del Sole, Associazione Progetto Arcobaleno, Fondazione “Emanuela Zancan” Centro Studi e Ricerca Sociale, Fondazione Territori Sociali AltaValdelsa, Servizi per l’educazione digitale, Società della Salute Senese, Università  degli Studi di Firenze – Dipartimento di Scienze della formazione e psicologia,  Istituto comprensivo 2 Sesto Fiorentino, Istituto Caselli di Siena, Istituto Luigi Einaudi di Pistoia, Istituto Leopoldo II di Lorena di Follonica, Istituto Comprensivo 1 Poggibonsi, Istituto comprensivo Amerigo Vespucci di Sesto Fiorentino, Istituto comprensivo Federigo Tozzi di Siena, Istituto comprensivo Follonica 1, Istituto comprensivo Grosseto 1 Alberto Manzi, Istituto comprensivo Martin Luter King di Pistoia, Liceo Artistico Porta Romana e  Sesto Fiorentino, Metrica-Agenzia formativa Pangea.