Ersan: una storia di solidarietà, sostegno e forza di volontà

A 23 anni forse si è troppo giovani per avere la forza di intraprendere una nuova strada, per decidere di dare una svolta alla propria vita.

Non è questo il caso di Ersan, un ragazzo nato e cresciuto nel campo rom di Poderaccio. Le scuole a Firenze fino all’età dell’obbligo, i lavori in fabbrica prima e in laboratorio di pelletteria poi, sulle orme del fratello maggiore.

Un anno fa la decisione di lasciare il campo in cui aveva sempre vissuto. La voglia di avere una casa che potesse mantenersi da solo e di farsi una famiglia. Gli operatori della cooperativa Il Girasole lo hanno accompagnato nei primi passi di questo nuovo percorso, con un fondamentale aiuto nella ricerca dell’abitazione.

“Non ho voluto chiedere mai nulla a nessuno, volevo essere indipendente, vivere del mio lavoro, fuori dal campo: anche se non è sempre facile, dà soddisfazione”.

Oggi Ersan vive con la compagna nella periferia di Firenze, e con il fratello minore, del quale nel frattempo è diventato tutore. Lavora in una pelletteria, ha un contratto a tempo indeterminato e uno stipendio dignitoso.

Da quando è entrata nel progetto per il Poderaccio, nel 2018, il Girasole ha preso in carico i nuclei familiari che vivevano nell’insediamento, occupandosi del loro inserimento sociale e lavorativo fuori dal campo, della messa in regola dei documenti, delle varie problematiche dei singoli nuclei familiari. “Attualmente abbiamo attivi 10 tirocini, di persone dai 18 ai 50 anni: uno si è appena trasformato in un’assunzione, altri due lo saranno a breve” spiegano Andrea Ricotti, direttore area Inclusione della cooperativa Il Girasole e coordinatore del progetto Inclusione Famiglie del Poderaccio, e Letizia Goffi, referente del progetto per la cooperativa Il Girasole.

La presenza della cooperativa nel campo rom ha inoltre contribuito allo svuotamento e alla chiusura del Poderaccio attraverso un lavoro di mediazione e di inserimento sociale e lavorativo, unendo le forze con la cooperativa Cat, la Caritas e il Comune di Firenze.

La storia di Ersan è una di quelle che ci rende orgogliosi del lavoro che svolgiamo. Un lavoro che viene messo in pratica dalle cooperative che collaborano con noi, e senza le quali oggi non potremmo raccontarvi questa meravigliosa vicenda di riscatto e inserimento sociale.

Perché è tutto più facile quando non si è lasciati da soli e si resta vicinoallepersone.