I numeri raccontano di cento adulti ospitati, 80 dei quali hanno intrapreso dopo l’accoglienza temporanea, percorsi autonomi, trovando un’abitazione, un lavoro, un posto nella società. Ma dietro ai numeri ci sono le storie, di difficoltà e successi, di amicizia e incontro. E’ l’esperienza della cooperativa Il Girasole, del Consorzio Co&So, che dal 2018 gestisce il Servizio di Accoglienza Temporanea Il Fuligno-Comune di Firenze, centro di accoglienza per adulti e nuclei familiari in condizione di disagio abitativo.
Il bilancio di questi 4 anni è stato fatto oggi, durante il convegno “Si fa presto a dire accoglienza!”, che si è tenuto a Firenze (all’info point turistico di piazza Stazione), un momento di riflessione sul tema dell’accoglienza sociale.

Durante l’evento è stato presentato il video racconto “Via Faenza 44A”, con protagonisti gli ospiti ed ex ospiti del Fuligno e gli operatori, interviste anche a Claudia Fiaschi, presidente di Co&So, e a Sara Funaro, assessore al Welfare del Comune di Firenze, intorno a cinque parole chiave: abitare, convivere, sognare, costruire, tempo. Eccolo.

La Foresteria Sociale “Il Fuligno” è un servizio di accoglienza residenziale di “seconda soglia” che si colloca all’interno del Sistema integrato delle Accoglienze Temporanee del Comune di Firenze.
In questo periodo sono state ospitate nella struttura, che prevede camere e appartamenti, 161 persone, tra adulti e bambini.
Molti ospiti hanno trovato nell’accoglienza al Fuligno la possibilità di un ricongiungimento familiare come base comune per un progetto di vita assieme. Ottanta persone sono uscite dal centro perché hanno trovato una sistemazione in autonomia: escludendo i minori (62, il 39%), corrispondono all’80% degli ospiti.
A seguirli nel percorso un’equipe multidisciplinare formata da professionisti per il supporto educativo, legale, psicologico, abitativo, linguistico.

“In questi quattro anni è stato fatto un intenso lavoro, in collaborazione con i servizi sociali, per costruire percorsi di autonomia per le persone accolte” ha affermato Andrea Ricotti, direttore Area Accoglienza Sociale della cooperativa Il Girasole. “La metodologia applicata prevede la programmazione di percorsi integrati multi-disciplinari di accompagnamento all’autonomia sociale e abitativa, che seguono un modello di intervento graduale secondo i livelli di bisogno dell’ospite e che promuovono la realizzazione del benessere della persona nella sua interezza: si parte dalla rilevazione dei bisogni, delle risorse e delle capacità sia della persona o del nucleo che del territorio di riferimento rafforzandole, promuovendole e facendo sì che possano combinarsi e funzionare.”

“L’obiettivo che ci poniamo è rispondere in modo coerente ai bisogni emergenti dei cittadini e delle cittadine, di consolidare e potenziare l’attuale sistema dei progetti integrati di accoglienza legandoli ad altri strumenti di contrasto alla povertà abitativa e di costruire un sistema che consenta da un lato di lavorare sull’efficacia dei progetti personalizzati di autonomia e dall’altro di intercettare tempestivamente i bisogni, agendo sulle cause, origine di gravi livelli di disagio e povertà, in termini di prevenzione sociale” ha detto Claudia Fiaschi, presidente di Co&So.

“Il Fuligno è una realtà importante del nostro sistema di accoglienza – ha detto l’assessore a Welfare Sara Funaro – che si basa su percorsi di inclusione sociale. I risultati presentati sono la dimostrazione che il lavoro svolto in sinergia tra la cooperativa Il Girasole, del consorzio Co&So, e i Servizi sociali del Comune ha dato dei buoni risultati. Il nostro obiettivo è accogliere le persone che si trovano in difficoltà accompagnandole verso percorsi di autonomia e nelle nostre strutture lavoriamo in questa direzione”.