Sono state circa 500 le persone con disabilità, accolte nell’area riservata della Visarno Arena durante la 4 giorni del Firenze Rocks 2019.

 

A gestire l’accoglienza è stata Accessibile Tourism, divisione di The Plus Planet, cooperativa aderente al consorzio Co&So, che si occupa di turismo accessibile, in collaborazione con Le Nozze di Figaro e Live Nation.

 

La maggior parte degli spettatori sono arrivati dall’Italia ma non sono mancati arrivi da USA, UK e Germania. Ad accoglierli uno staff di 8 persone in media a sera, che ha gestito gli arrivi e le necessità degli ospiti.

 

L’area accessibile era dotata di bagni riservati e posizionata accanto a una zona relax, dove le persone con disabilità hanno potuto ristorarsi prima di salire in pedana; l’area era dotata anche di un punto per ricaricare i cellulari.

 

Oltre al lavoro di accoglienza, Accessible Tourism ha gestito anche il front office per tutti coloro che avevano problemi di accessibilità. Sono stati circa 500 le persone che hanno chiamato o scritto ai contatti di riferimento per chiedere informazioni di vario tipo: dalle prenotazioni in alberghi accessibili, a richieste di transfert e ausili, fino alle informazioni generali su come raggiungere la Visarno Areana. Non sono mancate richieste anche sulla città di Firenze, dai musei accessibili ai ristoranti.

 

“Voglio ringraziare tutto lo staff di Accessible Tourism per il grande lavoro svolto in questi quattro giorni – ha commentato Francesco Vagni, Product manager di The Plus Planet, che ha coordinato il lavoro dello staff durante il Firenze Rocks – Grazie all’accordo con Le Nozze di Figaro e Live Nation, per il secondo anno ci siamo occupati dell’accessibilità della Visarno Areana, rendendo accessibile a tutti la musica rock”.

 

 

Accessible Tourism

E’ la divisione della cooperativa “The Plus Planet” dedicata al turismo accessibile e al silver tourism. Dal 2015 il team di Accessible Tourism lavora per favorire il turismo accessibile in Italia e per rispondere alle necessità legate ai diversi tipi di disabilità, motoria, visiva, uditiva, alimentare o mentale. Dalla prenotazione dell’hotel, al noleggio dei servizi di trasporto, dalla creazione di itinerari culturali ed enogastronomici fino alle visite guidate, ogni vacanza è organizzata su misura per abbattere qualunque tipo di barriera. Un’offerta speciale è inoltre dedicata inoltre al silver tourism, il turismo degli over 65 in Italia.

La Cooperativa Il Girasole e la Polisportiva Valle del Mugnone hanno curato il programma e l’organizzazione.

Tre giorni di iniziative, esibizioni e laboratori, circa quindici associazioni coinvolte, con l’apertura straordinaria degli enormi spazi della Casina gialla di Pian di San Bartolo a Fiesole in Via dei Mandorli 4-6-8.

Dopo un periodo in cui è rimasta inattiva, dal 14 al 16 giugno, la Cooperativa Il Girasole, che fa parte della rete del Consorzio Co&So, e la Polisportiva Valle del Mugnone propongono alla collettività tre giorni di eventi per riaprire le porte del parco, animandolo con la partecipazione di molte associazioni del territorio.

“Siamo entusiasti del programma che abbiamo organizzato – hanno detto Marco Locci ed Ottavia Cucchiarini della Cooperativa Il Girasole – un modo vivace per riappropriarsi di uno spazio che in fondo appartiene a tutti. Il nostro obiettivo – aggiungono – è quello di avvicinare le realtà associative locali per portare avanti una lavoro di riqualificazione con lo scopo di riaprire il Centro polifunzionale”.

L’iniziativa – patrocinata dal Comune di Fiesole – vuole essere dunque un modo per fare rete tra le associazioni del territorio, promuovendo una visibilità rinnovata della struttura. La Cooperativa Il Girasole è già impegnata in un lavoro di manutenzione e riqualificazione per adeguare gli spazi agli eventi in programma, che inizieranno alle ore 16 di venerdì 14 giugno per concludersi domenica con un pranzo preparato da TheFoodFactory, per quest’ultimo bisogna prenotarsi entro mercoledi 12 Giugno.

L’invito a partecipare è aperto a tutti per tornare a vivere Pian di San Bartolo e restituire a questo luogo e a questi spazi nuova vita.

In allegato il programma completo dell’evento.

Coltibio è una realtà agricola biologica che dà lavoro a  persone svantaggiate e  che raggruppa al suo interno diverse tipologie di cooperative, agricole e sociali. Valorizzare le persone e la loro formazione, attraverso progetti sociali, è diventata la sua missione. La sfida si chiama “agricoltura sociale”, un’attività sostenuta dalla comunità locale che produce e contestualmente persegue il bene comune attraverso pratiche economicamente e ambientalmente sostenibili.
Il consorzio si occupa di produzione agricola e in prospettiva futura anche dalla trasformazione e commercializzazione dei prodotti. Accanto all’agricoltura convivono buone pratiche mirate a valorizzare la ricchezza del territorio e le persone, ad attivare processi di formazione, inclusione sociale e l’integrazione di persone deboli e fragili.
Coltibio vuole sperimentare un nuovo modo di fare agricoltura, con nuovi processi a basso impatto ambientale e forme inedite di trasferimento della conoscenza, come lo scambio di esperienze tra generazioni.

Compra il nostro olio e sostieni il nostro progetto!

Tutte le informazioni utili per presentare la vostra candidatura per il servizio civile regionale presso il consorzio Co&So.

CO&SO cerca due volontari per il servizio civile regionale, che saranno impiegati in attività di segreteria e supporto alla comunicazione. Chiunque fosse interessato, può scrivere a: segreteria@coeso.org e sarà contattato al momento della pubblicazione del bando di selezione.

Aggiornare le competenze digitali e culturali degli insegnanti delle scuole dell’infanzia per organizzare dei Laboratori Culturali innovativi

N° progetto: 2018-1-IT02-KA201-048316

Durata: 27 mesi (novembre 2018 – gennaio 2021)

ll PATRIMONIO CULTURALE è ampiamente riconosciuto in tutta Europa come veicolo di identità culturale. La protezione del nostro patrimonio comune e la promozione della diversità culturale sono anche strumenti molto importanti per avvicinare diverse comunità e migliorare il dialogo tra culture diverse.

Questo è il motivo per cui uno dei principali obiettivi del progetto EDUCLAB (finanziato dal Programma Erasmus+ della Commissione Europea), di cui Co&So è promotore, è quello di aumentare la consapevolezza nei bambini di età compresa tra 3-5 anni sull’importanza del patrimonio culturale inteso come bene comune, aldilà di ogni considerazione etnica o religiosa.

Per raggiungere questo obiettivo il partenariato svilupperà i seguenti prodotti:

I01. Linee guida EDUCLAB. Un documento rivolto agli insegnanti su come organizzare l’ambiente formativo, i processi di apprendimento e come considerare i bisogni specifici e la motivazione dei bambini di età diverse durante lo svolgimento di laboratori culturali.

IO2. Manuale di formazione EDUCLAB per fornire competenze agli insegnanti delle scuole dell’infanzia per organizzare laboratori culturali e per migliorare le loro competenze nell’area digitale e nell’ambito degli approcci inclusivi.

IO3. EDUCLAB Toolkit, con descrizioni dettagliate su come svolgere le attività dei laboratori culturali.

IO4. EDUCLAB Piattaforma online e laboratori culturali. Saranno creati dei Video tutorial che poi saranno caricati sulla piattaforma online per completare l’EDUCLAB Toolkit con un componente di supporto visivo all’apprendimento. Ulteriori video saranno sviluppati durante la realizzazione dei laboratori culturali a livello europeo.

Inoltre, verrà organizzata un’attività transnazionale di apprendimento, insegnamento e formazione a Firenze, della durata di 5 giorni. La formazione sarà mirata a sviluppare un unico approccio Europeo nell’ambito dell’organizzazione di laboratori culturali per bambini di età compresa tra i 3-5 anni e per usare i prodotti del progetto (IO2 e IO3).

Il partenariato del progetto è costituito da 5 paesi europei: Co&So (IT), Più Communication (IT), Municipio de Lousada (PT), Yaşar University (TR), Social and Child Protection Directorate of Harghita County Council (RO), European University Cyprus (CY).

Per maggiori informazioni ed essere aggiornato sull’andamento del progetto visita il sito:

www.educlab.eu

È un’iniziativa che coniuga la letteratura con la solidarietà quella che coinvolge i ragazzi ospitati nell’ambito del progetto “Terzo Piano”, l’appartamento per l’autonomia rivolta a minori impossibilitati a vivere nel proprio nucleo familiare.

Tutto nasce con la premiazione del volume La Casa dei bambini (Fandango) dello scrittore pistoiese Michele Cocchi. “Quando l’editore ha iscritto il romanzo ai concorsi letterari – racconta Cocchi – ho proposto che nel caso avesse vinto dei premi, una parte di questi potesse essere devoluta per acquistare romanzi o graphic novel da donare a quelle realtà sul territorio che si occupano di bambini o adolescenti in difficoltà. Così è stato, a ottobre La Casa dei bambini ha vinto il premio Comisso, a Treviso, è stata l’occasione per offrire in regalo una scelta di venticinque testi alla cooperativa Arkè”.

“La nostra cooperativa – dice Alessandro Soldi, responsabile settore Infanzia, Adolescenza e Giovani, Arké Cooperativa Sociale Onlus – da anni con il progetto Terzo Piano si occupa di accogliere ragazzi minori non accompagnati e favorirne l’integrazione nel tessuto sociale. Si tratta di minori privi di riferimenti familiari o parentali, in possesso di buoni livelli di autonomia personale e che hanno necessità di essere supportati per completare il loro processo di crescita e di integrazione sociale. Il progetto punta ad una educazione all’autonomia, attraverso la quale i ragazzi sperimentano una responsabilità diretta nella convivenza e nei loro percorsi di crescita. Accogliamo davvero molto volentieri la donazione perché l’integrazione passa anche attraverso la cultura e la condivisione delle idee”.

“La donazione – ha aggiunto Michele Cocchi – vuole essere un piccolo gesto simbolico perché questi ragazzi possano sentire la vicinanza di chi ha delle storie da offrire loro, e in particolare di chi è disposto ad ascoltare le loro, di storie. E, ancora, perché il progetto di Arkè, così come quelli di altre realtà, possa essere conosciuto dalla nostra cittadinanza come esempio di alta umanità”.

“Attraverso la cultura e un gesto di solidarietà come questo – ha spiegato l’assessore alle politiche di inclusione sociale del Comune di Pistoia Anna Maria Celesti – si continua un percorso già attivato da tempo nel nostro Comune grazie al progetto “Terzo Piano” per aiutare minori non accompagnati che hanno bisogno di aiuto. In questo modo li aiutiamo a superare lo sradicamento familiare e ambientale inserendoli in un percorso di integrazione.”

La Casa dei bambini narra le vicende di un gruppo di amici chiusi dentro un orfanotrofio in un tempo e in un luogo imprecisati, della loro adolescenza in un Paese dilaniato dalla guerra civile, della loro maturità sotto un governo controllante e autoritario.
Michele Cocchi è psicologo e psicoterapeuta del bambino, dell’adolescente e della famiglia modello Tavistock. Come narratore ha pubblicato Tutto sarebbe tornato a posto per Elliot edizioni, La cosa giusta per Effigi Editore, La Casa dei bambini per Fandango libri.

Arké è una cooperativa sociale che nasce a Pistoia nel 2007 e ha tra le sue principali finalità la promozione del benessere delle persone attraverso la realizzazione di attività che rispondano ai loro bisogni individuali e collettivi.

 

Una riqualificazione imponente per riaprire e restituire a Borgo San Lorenzo un luogo caro, il Monastero di Santa Caterina da Siena. 6mila metri quadrati di superficie, divisi in 3 livelli, che dopo un grande piano di ristrutturazione e un investimento da 6,5 milioni di euro diventerà un luogo di cultura e di aggregazione, un punto di commercializzazione per botteghe artigiane e produzioni locali e un centro di assistenza per persone fragili e anziani. 

La presentazione ufficiale sarà sabato 23 marzo, alle 10 in via San Francesco 4. Per l’occasione, il Monastero aprirà le sue porte alla città con visite guidate gratuite su prenotazione: il sabato pomeriggio dalle 14.30 alle 16.30 e domenica, la mattina  dalle 9.30 alle 12.30 e il pomeriggio dalle 14.30 alle 16.30. Ogni gruppo sarà composto al massimo da 20 persone.  Guide d’eccezione saranno gli studenti degli istituti superiori Giotto Ulivi e Chino Chini. Sarà possibile prenotare le visite da lunedì 18 marzo presso la Biblioteca di Borgo San Lorenzo, in piazza Garibaldi 10, oppure telefonando allo 055-8457197. L’evento è patrocinato dal Comune di Borgo San Lorenzo.

Il piano di riqualificazione nasce dalla volontà manifestata dalle suore dominicane al Consorzio Co&So di ridare nuova vita al Monastero disabitato ormai dal 1971. Il progetto ha così preso sempre più forma e corpo, diventando poi operativo attraverso la costituzione della Fondazione “La cittadella di Santa Caterina da Siena” costituita dal Consorzio Co&So, dalle Suore Domenicane, dal Consorzio Fabrica e dal Gal-Start, che raccoglie le rappresentanze del territorio. Una riqualificazione che, al termine degli interventi, darà lavoro a 50 persone, occupati in vari ambiti: culturale, amministrativo e offerta di servizi

Siamo felici e orgogliosi di essere parte attiva di questo progetto così importante – ha detto il presidente di Co&So, Moreno Sepiacci – L’obiettivo è la valorizzazione del bene, che ha in sé un importante patrimonio artistico, storico e architettonico, e di arricchire la comunità con un nuovo spazio culturale, sociale, ricreativo  e turistico, in grado di potenziare l’attrattività del territorio. Lo spazio sarà anche utilizzato per incrementare l’offerta di servizi assistenziali. E’ un progetto nato dalla volontà comune di fare qualcosa di bello e utile e che continua a crescere grazie alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti”

“Un progetto importante che restituisce nuova vita ad uno spazio centrale di Borgo San Lorenzo e a tutto il centro storico – aggiunge il sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni “Abbiamo adottato in consiglio comunale una variante al Regolamento Urbanistico per sostenere questo progetto. Valorizzare un luogo, un bene storico e allo stesso tempo il territorio, sono gli obiettivi che si prefigge chi oggi si è impegnato per il futuro del Monastero di Santa Caterina. Un’opportunità per tutto il tessuto del Mugello”.

Nel dettaglio, ogni piano del Monastero avrà una funzione specifica e la sua fruizione sarà facilitata aprendo nuovi ingressi sui 4 lati dell’edificio. Il piano terra e il seminterrato saranno riservati a negozi e attività commerciali di prodotti locali. Ci sarà anche un ristorante a km 0 che si rifornirà direttamente dagli orti del Monastero. Sono previsti eventi periodici, con lo scopo di promuovere e far conoscere le tradizioni artigiane locali. Il primo piano sarà dedicato alla cultura e alla creatività e sarà anche il luogo dove troveranno giusta valorizzazione le opere d’arte conservate nella struttura che risalgono al 1500, con un museo dedicato. Il Monastero ospiterà anche laboratori di apprendimento per bambini e adulti, un caffè letterario dove si svolgeranno eventi culturali e un’area di coworking con sale riunioni, postazioni di lavoro e aule didattiche. L’ultimo piano sarà dedicato ai servizi di cura e salute con 40 posti letto per l’accoglienza di persone che necessitano di terapie e riabilitazione.