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Chi sono le famiglie fragili? Di che cosa hanno bisogno? E che cosa si può fare per proteggerle dal disagio sociale e dalla povertà educativa?

Se ne parlerà giovedì 6 dicembre a Firenze nell’Aula Magna di via San Gallo 10, alle 14.30.

 “Famiglie fragili tra welfare e innovazione” è l’evento che chiude i due anni di attività del Family Hub, progetto sperimentale a sostegno della genitorialità, realizzato a Firenze e Scandicci dal Gruppo Cooperativo Cgm, con il partenariato di Consorzio Co&So/Cooperativa L’Abbaino, Comune di Firenze, Dipartimento di Scienze dell’Educazione e Psicologia di Firenze, Associazione Nosotras, Oxfam

Molto ricco  il panel di esperti che parteciperanno: Cristina Giachi (vicesindaca e assessora all’educazione, università e ricerca del Comune di Firenze), Sara Mele (responsabile del settore educazione e istruzione della Regione Toscana), Clara Silva (presidente del dipartimento di Scienze della formazione e psicologia dell’Università di Firenze), Patrizia Calabrese (area politiche sociali e programma 0-6 della Fondazione Compagnia di San Paolo), Elena Innocenti (ricercatrice della Fondazione Zancan Onlus), Ersilia Menesini (direttore del dipartimento di Scienze della formazione e psicologia dell’Università di Firenze), Francesca Bottai (amministratore delegato area educazione Co&So e consigliere di amministrazione Cgm), Paola Cecchi (vicepresidente della cooperativa L’Abbaino), Francesco Tanini (coordinatore del progetto Co&So),

Il direttore dell’area educazione del Consorzio Co&So, Claudia Calafati, modererà l’incontro. Mentre le conclusioni saranno affidate alla massima esperta di sociologia, la professoressa Chiara Saraceno, il cui intervento si intitolerà: “Sull’equivoco della famiglia”.

 

Ti chiediamo di essere parte di un grande progetto educativo: permettere a 15 bambini provenienti da famiglie fragili e in difficoltà economica di frequentare l’asilo nido e la scuola  materna nel comune di Firenze e Scandicci

Donando una piccola somma di denaro, i piccoli potranno avviare il loro percorso educativo e le famiglie avranno la possibilità di integrarsi e trovare lavoro

Il progetto si chiama Io C’Entro, promosso dalla cooperativa L’Abbaino  all’interno di Family Hub.
Da due anni, l’obiettivo è garantire l’accesso ai servizi educativi a bambini e bambine in situazione di disagio socio-economico.

E’ nei primi mille giorni di vita che si scrive il proprio futuro e i servizi all’infanzia garantiscono un sano sviluppo in termini cognitivi, fisici e sociali. La nostra iniziativa vuole proprio intervenire in questa delicata fase, garantendo anche alle famiglie fragili l’accesso ai servizi di salute pre e perinatale come il nido e la scuola dell’infanzia.
Migliorare l’investimento nella prima infanzia costituisce un’operazione dall’alto valore sociale in termini di incremento delle opportunità di accesso all’educazione, di accresciuta potenzialità economica e lavorativa e di incentivo a comportamenti di cittadinanza e genitorialità responsabili.

Scegli liberamente quanto donare, basta un piccola cifra,  il tuo aiuto può fare davvero la differenza!!

Ecco alcuni esempi di intervento:
con 5 euro puoi contribuire a garantire un mese di mensa per 1 bambino
con 10 euro puoi contribuire a garantire un mese di mensa per  2 bambini

 

Dona subito!

 

Sono ancora aperte le iscrizioni per i campus estivi “Io C’Entro” organizzati al centro infanzia il Giardino dei Grilli di Viale Pieraccini dalla cooperativa L’Abbaino (consorzio Co&SO) in collaborazione con il Comune di Firenze. 

I campus si terranno nel mese di luglio e ospiteranno 20 bambini dai 2 ai 6 anni, 10 a costi agevolati e 10 completamente gratuiti per famiglie segnalate dai servizi sociali del Comune di Firenze.

Io C’Entro è una campagna all’interno del progetto sperimentale e innovativo Family Hub, realizzato grazie al sostegno delle fondazioni Compagnia di San Paolo, Fondazione con il Sud e fondazione Cariplo, e promosso dal Gruppo Cooperativo CGM, Il Consorzio Co&So in collaborazione con la Cooperativa L’Abbaino, il Comune di Firenze -Direzione Istruzione, l’Università degli studi di Firenze, Dipartimento di Scienze dell’Educazione e Psicologia, Oxfam Italia e l’Associazione Nosotras.
 
Un progetto di contrasto alla povertà educativa che vuole garantire l’accesso ai servizi educativi (Centro Infanzia La Nave in via delle Panche a Firenze e Centro Infanzia Sacro Cuore a Badia a Settimo) a bambini e bambine di famiglie in situazioni di disagio socio-economico.

Il progetto prevede, inoltre, spazi multiservizio di ascolto, sostegno e incontro per bambini e genitori attivi in alcune ludoteche del Comune di Firenze. Il progetto promuove anche servizi gratuiti per favorire il coinvolgimento e la partecipazione delle famiglie, come incontri formativi e di sostegno alla genitorialità, incontri di massaggio infantile con personale qualificato, laboratori per adulti e bambini, gruppi incontro per donne in gravidanza e per neo mamme, spazi-incontro e laboratori per bambini e genitori. 
  
“In questo modo è possibile dare risposte concrete alla richiesta di sostegno e supporto alle famiglie in situazione di fragilità – spiega, Paola Cecchi vice presidente della cooperativa L’Abbaino – Abbiamo accolto di recente nei nostri servizi all’infanzia due famiglie con i loro bambini provenienti dai centri di accoglienza. Il Campus Estivo vuole essere una nuova risposta alle esigenze delle famiglie in difficoltà. Proponiamo giochi e laboratori incentrati sui temi della natura, del digitale e dell’esplorazione. La priorità nell’accesso al servizio è per le famiglie fragili.

Una storia inventata dai bambini di 4 e 5 anni della scuola San Giuseppe di Pontedera. Un libro con un messaggio di pace da regalare agli altri. Protagonista un “fiocco”, con la bocca, che si ribella a Babbo Natale e non vuole incartare un regalo che non gli piace. Alcuni genitori, apprezzando il valore di tale lavoro, hanno deciso di pubblicare la storia, drammatizzata e rappresentata con disegni dai bambini della San Giuseppe, e il libro è ora disponibile in copie limitate.

La Scuola d’Infanzia Paritaria S. Giuseppe di Pontedera, gestita dalla cooperativa sociale S.P.E.S., da anni promuove l’educazione prosociale, cercando di incoraggiare nei bambini comportamenti di attenzione verso gli altri. La storia “Il fiocco con la bocca” è il risultato di un percorso di riflessione sulla pace e il disarmo, ma è soprattutto il risultato della fantasia di trenta bambini, piccoli “costruttori di pace”.

 

Fuori dai banchi, alla scoperta della street art. Si chiama ‘arte pubblica partecipata’ e i protagonisti sono i bambini e i ragazzi, dalla scuola dell’infanzia alla scuola media, chiamati a esplorare i musei a cielo aperto che sono le strade delle città toscane dopo il passaggio degli artisti. A guidarli è la cooperativa pratese Keras, del consorzio Co&So, tra le prime in Toscana a realizzare queste attività con i più piccoli. Un’idea che si è sviluppata in 4 anni di attività e che ha coinvolto centinaia di classi di ogni ordine e grado in tutta la regione. Gli artisti coinvolti sono i più gradi nomi della scena italiana e internazionale.

Il progetto sperimentale è partito da Agliana, – Street Art Agliana si chiama –  e da qui è nato un modello didattico che ha già coinvolto migliaia di bambini e ragazzi ed è stato esportato anche al Welcome to Pisa Festival. Qui,  dal famosissimo Tuttomondo di  Keith Haring è partito un viaggio nell’arte urbana tra le opere di  artisti di fama internazionale come Gaia, Moneyless, Alberonero, Tellas e Ozmo. Non le solite visite guidate, ma partecipazione vera attraverso il disegno, i laboratori e il metodo induttivo.

“I ragazzi non sono spettatori passivi, ma diventano protagonisti – spiega Emanuel Carfora, presidente della cooperativa Keras – Lavorano direttamente con gli artisti e con i nostri operatori didattici con attività dal forte impatto sociale. Vogliamo sviluppare il loro spirito critico e alzare l’attenzione verso l’identità culturale delle città”

L’obiettivo è craare un vero e proprio turismo scolastico alla scoperta della street art nella città di Pisa con visite didattiche e workshop davanti alle opere. “Tutte le scuole sono invitate a partecipare – continua Carfora – Dalla nostra esperienza abbiamo visto che i ragazzi rispondono benissimo agli stimoli perché si divertono e si sentono direttamente coinvolti ”. Gli istituti interessati possono contattare la cooperativa a didattica@keras.it e visitare il sito www.keras.it  e www.stree tartagliana.it

Leggere insieme, fin da piccolissimi, aiuta tanto a crescere. “Nati per leggere” è il programma che, a livello nazionale, vuole diffondere la pratica della lettura in famiglia fin dai primi mesi di vita, per tutti i bambini e le bambine. Anzi, c’è chi sostiene sia utile prima ancora, nella pancia della mamma. Perché questa abitudine, che crea un momento di intimità tra adulto e bambino, è una grande opportunità di sviluppo cognitivo, linguistico ed emotivo.

CO&So ha organizzato un corso per formare chi intende impegnarsi a diffondere il programma “Nati per leggere” a livello territoriale. Le lezioni hanno coinvolto gli operatori sanitari, i pediatri di famiglia come i bibliotecari e gli educatori, e anche i genitori.

Gli incontri sono serviti a comprendere quali sono i benefici della promozione della lettura in età precoce, ma anche a conoscere le fasi di sviluppo del bambino e saperle mettere in relazione con i libri più adatti. I partecipanti al corso hanno avuto una panoramica sulle proposte editoriali dedicate all’infanzia e hanno familiarizzato con le modalità di lettura ai più piccoli.

“È stata un’occasione preziosa per C​o​&S​o​ – dice Claudia Calafati del gruppo cooperativo – una formazione multiprofessionale che ha messo insieme e fa dialogare i nostri operatori delle biblioteche, educatori di nido, insegnanti di scuola dell’infanzia, educatori di ludoteca e coordinatori con la volontà di diffondere e promuovere la lettura, co-progettare e fare rete nel territorio toscano”.