Articoli

“Aiutaci a cucire il futuro”. Con questo slogan, la cooperativa sociale Il Girasole ha inaugurato una campagna di crowdfunding, il cui ricavato servirà a potenziare “Let’s Work”, un progetto innovativo, nato nel 2012, che si è sviluppato dal 2015 nel cuore del Quartiere 1 di Firenze.

Si tratta di un laboratorio di pelletteria rivolto a persone con disabilità fisica e mentale, o che si trovano in condizioni di marginalità e di disagio psicosociale, ma aperto anche ai richiedenti asilo e ai ragazzi in cerca di uno stage per l’alternanza scuola-lavoro.

Insieme a un’équipe di professionisti, gli aspiranti artigiani scoprono giorno dopo giorno il lavoro dell’addetto al banco, si misurano nella relazioni con gli altri e conquistano nuovi margini di fiducia in se stessi. Sperimentando le varie tecniche della lavorazione della pelle, inoltre, acquisiscono competenze utili per un successivo percorso di inserimento lavorativo.

Non solo riabilitazione, quindi, ma anche formazione professionale, indispensabili ad aprire le porte di un futuro migliore a chi ha bisogni speciali. Per ampliare il progetto e dotarlo di nuovi strumenti per la didattica e la produzione, la cooperativa Il Girasole ha deciso di intraprendere la strada del finanziamento collettivo.

La campagna di crowdfunding è realizzata all’interno dell’iniziativa Firenze Crowd, un percorso di accompagnamento sostenuto dalla Fondazione CR Firenze e dalla Fondazione Il Cuore si Scioglie, in collaborazione con la cooperativa Feel Crowd e la piattaforma Eppela.

L’obiettivo è quello di arrivare a quota 7.500 euro entro il 18 dicembre. Al conseguimento di questa somma,Fondazione CR Firenze e Fondazione il Cuore si Scioglie raddoppieranno la cifra.

Per far conoscere le attività del laboratorio e per coinvolgere i cittadini nel raggiungimento di questo traguardo, la cooperativa ha organizzato un programma di eventi.

Ecco le principali iniziative:

– Venerdì 23 novembre, dalle 16 alle 22: mostra fotografica a cura di Agnese Mosi, performance creativa dell’artista Skim, musica jazz con i Cheeck2Cheeck, aperitivo a buffet offerto dal Caffè Doni, e distribuzione di piccoli gadget realizzati durante il laboratorio. Offerta libera

– Giovedì 29 novembre, ore 20: cena del Giglio solidale al Circolo Sms di Peretola. Costo: 15 euro.

– Un caffè vale doppio: per tutto il periodo del crowdfunding, in alcuni bar si potrà versare direttamente il proprio contributo alla campagna.

I fondi raccolti verranno utilizzati per l’acquisto di una spruzzatrice, ma anche per aprire il laboratorio un giorno in più alla settimana, dando così la possibilità a un numero maggiore di persone di partecipare.

«Questi interventi, grazie al lavoro dei referenti Daniela Burgio e di Mauro Grandi, ci permetteranno di incrementare il nostro impegno a favore dell’integrazione e del coinvolgimento della città e del suo tessuto sociale» ha commentato Marco Locci, coordinatore distruttura della cooperativa Il Girasole. «Il laboratorio riesce già a soddisfare le richieste di piccole produzioni da parte dei privati e quest’anno si è occupata della commessa per l’allestimento dell’albero di Natale del Quartiere 1 con tanti piccoli gigli rossi in pelle, simbolo di Firenze». 

“La Fondazione è particolarmente lieta che questo progetto rientri nell’ambito di Firenze Crowd – ha affermato Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione CR Firenze -perché perfettamente in linea con la nostra missione a sostegno delle fasce più deboli. Inoltre il progetto che sarà finanziato attraverso il crowdfunding affronta il problema della marginalità con la creazione di un’opportunità importante di lavoro. Ci auguriamo che anche il territorio ne comprenda il valore e faccia la sua parte”. 

“Il laboratorio di pelletteria della cooperativa Il Girasole è luogo di incontro, di confronto e di accoglienza per le persone con difficoltà. Lo sosteniamo nella convinzione che il lavoro sia anche una occasione di coesione sociale e di inclusione molto importante” afferma Giulio Caravella, consigliere Fondazione Il Cuore si scioglie onlus.

Per informazioni: Marco Locci 392/983.00.23, marco.locci@coopilgirasole.it.

Per partecipare al crowdfunding: www.eppela.com/letswork

Prevenire ogni forma di discriminazione dovuta all’orientamento sessuale e all’identità di genere attraverso la conoscenza e l’educazione. È questo l’obiettivo che la comunità queer autogestita Ireos e la cooperativa sociale Il Cenacolo intendono perseguire con l’iniziativa “I colori dell’accoglienza”: tre giornate di formazione rivolte alle operatrici e agli operatori dei centri giovani, delle cooperative e dei servizi sociali, e alle università, durante le quali verranno affrontati i temi dell’accoglienza e del sostegno alle persone lgbti (lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali).

«Educare alle differenze fin dai banchi di scuola è di fondamentale importanza per creare una società basata sul rispetto dell’identità di genere» spiega Andrea Ricotti, responsabile dell’area Inclusione e Accoglienza Sociale de Il Cenacolo. «Con queste giornate di studio vogliamo formare gli operatori e gli insegnanti affinché possano conoscere e rispettare i bisogni delle persone lgbti, dai più giovani ai più anziani, compresi i richiedenti asilo che spesso subiscono una doppia discriminazione per la loro condizione di migranti e per l’orientamento sessuale».

Il primo appuntamento con “I colori dell’accoglienza” è fissato per il 30 ottobre con alcune lezioni introduttive sullo sviluppo psicosessuale e sulla diversità di genere, sull’educazione psicoaffettiva e sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. La giornata si concluderà con un laboratorio sugli stereotipi e sul bullismo omo-transfobico.

Il 6 novembre si parlerà di come uscire dai confini della eteronormatività e di come educare alla parità di genere a scuola. Per finire, un laboratorio rivolto agli operatori sociali.

Il 13 novembre, l’attenzione si sposta sui rifugiati e sui richiedenti asilo lgtbi. Oltre a una riflessione sulle migrazioni in Italia e nel mondo, verrà affrontato il tema dello Hate speech, cioè dell’incitamento all’odio espresso attraverso il web. Infine, si potranno ascoltare esperienze di accoglienza e testimonianze a cura dell’associazi0ne MigraBo lgtbi.

Le lezioni, tenute da psicoterapeuti, sessuologi, professori universitari e operatori del settore, si svolgeranno nei locali di Zap – Zona aromatica protetta (vicolo di Santa Maria Maggiore 1), dalle 9 alle 17.

Il corso “I colori dell’accoglienza” è un progetto finanziato dalla Regione Toscana, dalla Città Metropolitana di Firenze e dalla Consigliera di parità della Città Metropolitana, in qualità di partner della Rete Re.a.dy, ed è ideato e realizzato da Ireos in collaborazione con la cooperativa Il Cenacolo, Comune di Firenze, Comune di Sesto Fiorentino, Cospe, Cug Comitato Unico di garanzia per le pari opportunità Università di Firenze, Associazione Progetto Accoglienza, Rosaceleste, Il Grande Colibrì e MigraBo lgtbi.

«Si tratta di una significativa pluralità di soggetti, perché per raggiungere obiettivi importanti come il rispetto e l’accoglienza collaborare è indispensabile» spiega Barbara Caponi, presidente di Ireos. «Associazioni, amministrazioni e università, in questo percorso di formazione, offriranno un approcccio multidiciplinare che potrà essere restituito ai cittadini come servizio e come contributo per una società più giusta»

Sabato 17 novembre, alle 17, presso il Palagio di Parte Guelfa, si svolgerà infine l’evento conclusivo con l’esibizione dei cori Choreos, CONfusion e Omphalos voices.

Info e iscrizioni: coloridellaccoglienza@gmail.com; Alice Trippi 333/6798698.

Link utili: 

www.facebook.com/events/1857893040991469/ 

www.ireos.org/i-colori-dellaccoglienza/

Un laboratorio di cooking nelle cucine del Mercato centrale e uno di teatro all’Educatorio del Fugligno. Due scenari completamente diversi per analizzare in maniera concreta, e senza pregiudizi, un tema di grande attualità: l’inserimento lavorativo dei migranti. Si intitola infatti “Includere e integrare in azienda” l’evento che il 26 ottobre coinvolgerà imprenditori, responsabili delle risorse umane, operatori dell’inserimento lavorativo e lavoratori migranti.

«Le grandi migrazioni di questi anni rendono necessario lo sviluppo di nuove capacità imprenditoriali e gestionali per valorizzare la multiculturalità e trasformare le differenze in potenzialità, non solo per il singolo lavoratore ma anche per le performance aziendali» spiega Angela Nencini, presidente de “Il Cenacolo”, la cooperativa sociale capofila dell’iniziativa promossa dal progetto EU-ROADMAP e finanziata dalla Commissione Europea.

La giornata si svolgerà all’interno dell’Educatorio del Fuligno, in via Faenza 48, mentre il laboratorio di cucina sarà ospitato dal Mercato Centrale, in via dell’Ariento. Alle 9,30, si inizia con un intervento introduttivo di Monia Dardi della Fondazione Adecco sul tema “Diversity&Inclusion”. A seguire, i due momenti esperenziali, che permetteranno ai vari soggetti coinvolti di interagire e misurarsi nella gestione della diversità in gruppi di lavoro multiculturali. Al termine dei laboratori, alle 14,45, si svolgeranno un debriefing per riflettere sulle esperienze fatte e, subito dopo, la tavola rotonda “Migration works!”, condotta da Monica Reis Danai de “Il Cenacolo”, con le testimonianze di imprenditori, operatori, esperti di risorse umane e lavoratori.

«Sarà una giornata di confronto, aperta a tutti, che ha l’obiettivo di dimostrare che lavorare insieme si può e che l’inserimento lavorativo di persone con background migratorio è fonte di stimolo e crescita» aggiunge Nencini. Includere e integrare in azienda” sarà parte del programma di Jobbando, la fiera del lavoro che si svolgerà a Firenze, dal 22 al 26 ottobre.

Per le iscrizioni è possibile inviare una mail a cultraro@coopcenacolo.it entro lunedì 22 ottobre. 

Un’esperienza formativa all’estero per acquisire maggiori competenze e avere più opportunità di lavoro in un settore in espansione, quello socio-sanitario ed educativo. È ciò che accadrà a 144 studenti di Toscana, Lazio e Molise grazie ad “Award skills”, un progetto europeo, promosso da So. & Co. –Consorzio Cooperative Sociali di Lucca e coordinato da Reattiva, e che è stato giudicato uno tra i migliori progetti Erasmus+ KA1 VET Learners and Staff 2018, con un punteggio complessivo pari a 100/100.

“Award skills” offrirà un’esperienza di mobilità per 80 studenti delle classi quarte e per 64 neodiplomati attraverso un tirocinio all’estero di un mese, nel primo caso, e di tre mesi (Mobilità ErasmusPro), nel secondo.

I tirocini saranno svolti presso aziende, enti, associazioni, cooperative che operano in ambito socio-sanitario ed educativo con sede a Malta, Spagna, Portogallo, Regno Unito e Francia.

Il progetto vede coinvolti sette Istituti professionali a indirizzo socio-sanitario: Isi Machiavelli (Lucca); Iis Caselli (Siena); Iis Santoni (Pisa); Ipsia Pacinotti (Pontedera, PI); Iss Fermi-Da Vinci (Empoli, FI); Iis Luigi Di Savoia (Rieti); Iis Pertini (Campobasso).

Al termine di questa esperienza, i ragazzi riceveranno un attestato riconosciuto a livello europeo e potranno arricchire il proprio Europass con le competenze linguistiche e professionali acquisite.

Inoltre, per gli studenti delle quarte, il mese di tirocinio conterà come alternanza scuola-lavoro.

«Questo progetto è una grande opportunità per i giovani» afferma Elisabetta Linati, referente dell’Agenzia Formativa di So. & Co. «Perché rafforza il senso di cittadinanza europea nei ragazzi che si avvicinano al mondo del lavoro. Inoltre, Award skills contribuisce a realizzare uno spazio europeo per l’apprendimento permanente nel settore sociale e socio-sanitario».

Gli istituti professionali coinvolti, già a partire dall’anno scolastico appena iniziato potranno offrire ai propri iscritti questa opportunità formativa.

Il Machiavelli di Lucca, con l’indirizzo socio-sanitario, è l’istituto che partecipa al progetto con il maggior numero di studenti.

«Questa scuola sta vivendo mesi molto complicati a causa della dichiarazione di inagibilità della sede di Via San Nicolao dove erano collocati l’istituto Paladini e Civitali ricevuta a fine giugno. Ma nonostante le difficoltà logistiche, dovute alla dislocazione di 900 studenti in sedi provvisorie, l’istituto non ha abbassato la guardia sul fronte dell’offerta formativa, continuando a progettare nuove opportunità per i propri iscritti» sottolinea Linati.

Più di 60 famiglie che si sono avvicinate allo sportello di ascolto, 80 ore di incontri tra genitori e pedagogisti, nutrizionisti e pediatri, 2 inserimenti al nido e 4 alla materna, in tutto un centinaio di bambini che ora hanno una chance in più di crescere sereni e di andare a scuola. Questi sono i risultati raggiunti nei primi sei mesi dell’anno da Family Hub, il  progetto sperimentale realizzato dal Gruppo Cooperativo CGM e dal Consorzio Co&So, che ha l’obiettivo di sostenere le famiglie più fragili, quelle straniere, senza lavoro o con un reddito che scivola verso la soglia di povertà, con forti barriere linguistiche e culturali che possono frenare il processo di integrazione sociale anche per i più piccoli.

L’incremento dei nuclei familiari raggiunti dal progetto è stato possibile grazie alla collaborazione del Comune di Firenze, che ha aperto le porte delle ludoteche dei Quartieri 4 e 5 (Carrozza di Hans, Castello dei Balocchi, Mondolfiera). Questi tre spazi si sono aggiunti alle scuole dell’infanzia “La Nave” di Firenze e “Sacro Cuore” di Scandicci, dove Family Hub ha iniziato a operare un anno fa.

Molte le azioni che hanno permesso a Family Hub di farsi conoscere sul territorio e raggiungere numeri così importanti.

In primo luogo, l’avvio di uno sportello d’ascolto “diffuso”, seguito da uno staff di mediatori culturali di Nosotras, che ha messo a fuoco i bisogni dell’utenza: iscrizioni scolastiche e ai centri estivi, reperimento, comprensione e compilazione di moduli, richiesta di aiuto psicologico.

Altro capitolo importante, il sostegno alla genitorialità. Circa 80 ore sono state dedicate a incontri tra professionisti dell’area educativa (pedagogisti, nutrizionisti, pediatri, fisioterapisti) e i genitori.

Inoltre, nei primi sei mesi dell’anno sono stati inseriti due bambini all’interno del nido della scuola “La Nave”e altri quattro bambini, accolti dal centro Slataper, hanno potuto frequentare la scuola materna per tutto il periodo dell’accoglienza.

Infine, durante il mese di luglio, 12 bimbi provenienti da famiglie segnalate dai servizi sociali del Comune di Firenze hanno partecipato gratuitamente ai campus estivi che la cooperativa L’Abbaino aveva attivato presso il nido aziendale “Il Giardino dei Grilli”.

L’esperienza di Family Hub si concluderà, dopo due anni di attività sperimentale,  a dicembre di quest’anno. Il suo operato ha già ottenuto importanti riconoscimenti. Nel 2016 il progetto infatti si è classificato tra i 10 vincitori del bando nazionale “Infanzia, prima” della Compagnia di San Paolo, Fondazione con il Sud e Fondazione Cariplo.

«L’attività che sta svolgendo Family Hub ha il suo fulcro e motore nel coinvolgimento delle famiglie e nella creazione di relazioni stabili» commenta Claudia Calafati, direttore dell’area educazione del Consorzio Co&So. «La socialità è importante perché stimola l’integrazione reale degli adulti e la crescita dei bambini in un contesto protetto – per quanto possibile –  dalle incertezze economiche e lavorative dei genitori».

 

Manager culturale 2.0” e “Sì all’impresa creativa”. Così si chiamano i due corsi che FormAzione Co&So Network sta per varare con l’obiettivo di dare a giovani e disoccupati l’opportunità di inserirsi nei settori della cultura e degli spettacoli. Una formazione mirata, dunque, rivolta a chi vuole apprendere le tecniche di gestione e organizzazione di beni ed eventi, e a chi invece progetta di creare un’impresa tutta sua.

I due corsi sono interamente gratuiti perché finanziati con le risorse del POR FSE 2014-2020. Infatti rientrano tra i progetti formativi strategici di Giovani Sì, realizzati dalla Regione Toscana (www.giovanisi.it).

 

Eccoli nel dettaglio.

Manager Culturale 2.0”il corso è rivolto a diplomati, disoccupati o inoccupati, e formerà 10 partecipanti per la qualifica di “Tecnico delle attività di mediazione culturale per la promozione dello spettacolo dal vivo e la formazione di spettatori consapevoli”. Il percorso di formazione è composto da 600 ore, delle quali 30 di accompagnamento e 180 di stage in aziende del settore. Il percorso formativo avrà un taglio fortemente interdisciplinare, volto a fornire competenze umanistiche e manageriali, ma anche informatiche e telematiche, con una particolare attenzione alle nuove forme di promozione digitale, di comunicazione e di web marketing.

Le lezioni si svolgeranno, da ottobre 2018 a maggio 2019, presso la sede di FormAzione Co&so Network, in via Valdipesa 4, Firenze (zona Novoli)

Info link: http://formazionenet.eu/ formazione/ professionalizzante/101- manager-culturale-2-0.html

Sì all’impresa creativa”il corso, organizzato in collaborazione con COOP-UP (Confcooperative Toscana), è rivolto a 8 giovani “under 29”, disoccupati o inoccupati, che vogliano sviluppare un’idea imprenditoriale nel settore della cultura e della creatività. Ai partecipanti viene offerto un percorso di orientamento, di accompagnamento e di sostegno alla creazione di un’impresa autonoma o di un’attività di libera professione. Tra i temi trattati: orientamento e attitudine imprenditoriale, stesura del business plan, accesso al credito e supporto allo start-up.

Le lezioni si svolgeranno, da ottobre 2018 a febbraio 2019, presso COOP UP, Via Vasco de Gama 25, 50127 Firenze (c/o  Confcooperative Toscana)

Info link: http://formazionenet.eu/ formazione/trasversale/102-si- all-impresa-creativa.html

Iscrizioni

Le iscrizioni sono aperte fino al 28 settembre. La domanda può essere scaricata al seguente link:

https://drive.google.com/file/ d/13JTFYtPySGsHHC9- CBRCxiKjQQmzeOux/view?usp= sharing

Per informazioni 

FormAzione Co&So Network: tel. 055 4476026 – 4222167. Referente: Giulia Polidori polidori@formazionenet.eu
www.formazionenet.eu

 

Un dj professionista come maestro, la musica che abbatte ogni barriera e tanta voglia di pensare al futuro. Ecco gli elementi che hanno decretato il successo del “Laboratorio di Djing”, un corso ideato e promosso, attraverso lo Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), da Odissea, la cooperativa sociale del gruppo Co&So, che dal 2007 si occupa di immigrazione.

L’iniziativa ha intercettato la grande passione dei giovani per la musica e ha ottenuto fin da subito un grande risultato: abbattere le barriere e promuovere l’integrazione tra migranti e residenti.

«Sono stati i ragazzi stessi a suggerircelo» spiega Riccardo Bonetti, coordinatore delle strutture per minori di Odissea, che nel solo Comune di Capannori accoglie in due appartamenti 12 stranieri non accompagnati under 18 (in tutta la Piana lucchese il numero sale a circa 60).

Una volta ottenuto il via libera dal servizio centrale Sprar, le iscrizioni si sono aperte anche a tutta la cittadinanza. E le richieste sono state decisamente sopra ogni aspettativa: in 35, tra giovani e adulti, uomini e donne, hanno espresso il desiderio di imparare la professione del Dj. Ne sono stati selezionati 20, tanti erano i posti disponibili: un bel gruppo composto per metà da richiedenti asilo e per metà da italiani, con un’età media intorno ai 20 anni.

Il corso è partito il 20 agosto scorso, nei locali del Centro giovani Santa Margherita, a Capannori, e andrà avanti fino al 19 settembre con lezioni bisettimanali (il lunedì e il mercoledì pomeriggio) di teoria e di pratica. La fine del corso verrà festeggiata con un evento speciale.

«Con questa iniziativa di formazione abbiamo dato l’opportunità ai giovani di coltivare una passione e di imparare qualcosa di nuovo e di utile per affacciarsi al mondo del lavoro. Ma l’obiettivo a cui teniamo di più è quello di aver messo insieme, in un ambiente protetto, persone che altrimenti non avrebbero mai avuto modo di incontrarsi e di conoscersi. Accogliere coinvolgendo il territorio: questa è l’integrazione che serve in un momento così particolare della nostra storia» ha commentato Valerio Bonetti, presidente di Odissea.

 

Una delegazione di studenti americani provenienti da New York, dalla California, dal Texas, da Washington e dall’Iowa, a Sesto Fiorentino per studiare la migrazione europea attraverso il progetto di integrazione sul territorio avviato nel 2017 dalla cooperativa sociale Il Cenacolo con gli ospiti del centro di accoglienza Il Gerlino.

Dopo essere stata considerata esempio vincente dal quotidiano britannico The Guardian, questa volta un gruppo di studenti da 15 a 17 anni ha deciso di venire a conoscere l’esperienza di Sesto Fiorentino per studiare il fenomeno della migrazione in Europa e il funzionamento delle politiche pubbliche con l’insediamento del nuovo Governo.

Lunedì 9 luglio si è tenuto l’incontro tra migranti, studenti americani e rappresentanti dell’associazionismo del territorio per confrontarsi su tema dell’integrazione e dell’inclusione sociale in Italia e confrontarsi sul progetto di mediazione di strada a Sesto Fiorentino. Dopo l’incontro gli studenti sono stati accompagnati per Sesto Fiorentino a conoscere i commercianti, i cittadini e i rappresentanti delle associazioni sportive e culturali che hanno aderito al progetto nato per facilitare l’integrazione e sostenere la partecipazione dal basso valorizzando gli spazi urbani pubblici.

“Si tratta di una nuova occasione per noi molto importante di raccontare oltre oceano un progetto che funziona – spiega Matteo Conti, presidente della Cooperativa Il Cenacolo – e che ci sta regalando importanti soddisfazioni. A Sesto abbiamo la conferma che possono esistere esperienze positive di accoglienza, dialogo e integrazione quando si lavora con il territorio creando sinergie virtuose e convincenti.”

 

Nasce per trasformare i terreni incolti in orti biologici e per creare nuove opportunità di lavoro nell’area di Capannori il progetto “Giovan’Orti”. L’iniziativa per il recupero di terre e lavoro è promossa da Cooperativa Odissea, Caritas Lucca, Legambiente Capannori e Piana lucchese, Cooperativa Calafata, azienda agricola Carraia e azienda agricola Orto bio.

Un progetto realizzato nell’ambito del progetto di partecipazione civica sull’economia circolare ‘Circularicity’ promosso dal Comune di Capannori in collaborazione con l’Autorità Regionale per la partecipazione e finanziato in parte con il crowdfunding attraverso la piattaforma Eppela e in parte con contributi del Comune.

L’obiettivo è contrastare l’incolto agricolo, i terreni non coltivati nel nostro territorio, ma anche ‘l’incolto’ sociale, ovvero le risorse umane come, ad esempio, i giovani che non studiano e che non lavorano, i disoccupati di lunga durata, i disabili ed i richiedenti asilo – spiega Valerio Bonetti, responsabile della cooperativa Odissea – Il nostro scopo è mobilitare il lavoro di queste persone per produrre, vendere e distribuire ortaggi biologici prodotti sui terreni di recupero, innescando così un nuovo circuito economico virtuoso nel quale i ragazzi stranieri e gli abitanti del luogo possano lavorare la terra insieme “coltivando” l’integrazione e la rinascita della comunità”.

I prodotti agricoli saranno destinati all’auto-consumo, distribuiti a scopo benefico alle famiglie in condizioni di povertà, mentre le eccedenze saranno destinate alla vendita diretta attraverso gruppi di acquisto con una pressoché totale eliminazione di sprechi.

Un torneo di calcio, giochi e attività per grandi e piccoli e momenti di riflessione e confronto con le istituzioni.  E’ il meeting sull’educazione “Dammi il 5!”, dal 7 al 10 maggio,  ma a tutti gli effetti è la festa del Quartiere 5 di Firenze, organizzata dalla cooperativa Il Cenacolo aderente al Consorzio Co&So e dal Quartiere 5, grazie alle realtà educative che operano nel quartiere Le Piagge, come il Centro Giovani Isola, la Ludoteca La Prua e il bar no-alcool L’Approdo.

 

Nato nel 2010,  l’evento ha uno scopo: aiutare, o meglio educare,  i cittadini ad essere parte di una comunità, soprattutto in realtà periferiche. Per farlo istituzioni e operatori del privato sociale lavorano insieme per approfondire e arricchire i metodi educati destinati a giovani e meno giovani che vivono una determinata realtà.

Si parte lunedì pomeriggio, dalle 16, al Centro giovani Isola in via della Sala 2/d, con il  laboratorio sul gioco e legalità  e le attività ludiche per bambini e genitori. Il giorno dopo (sia l’8 che il 9 maggio) entra nel vivo il “Torneo della Legalità” di calcio  presso la Polisportiva  Firenze Ovest in via Pistoiese 373 Firenze. Mercoledì, all’ITI Leonardo da Vinci, dalle 10 alle 13, i ragazzi parteciperanno ad un seminario con la polizia di stato e la polizia municipale insieme al presidente del quartiere 5 Cristiano Balli. Giovedì pomeriggio, dalle 16, sono in programma giochi e animazione per tutte le età  nello spazio verde antistante al Viper Theatre in via Lombardia 319.

La sera, dalle 20.30, arriva il momento clou:  il palco del Viper si anima con Hip Hop Jam e i giovani musicisti.  Protagonisti i ragazzi che vivono nel quartiere Le Piagge e i giovani ospiti dei centri di accoglienza

 

“Non sarà solo un concerto, ma sarà l’occasione per comunicare uno scambio culturale positivo,  un dialogo sincero tra mondi spontaneamente vicini – dichiara Gabriele Cicconi della Cooperativa il Cenacolo – Abbiamo attivato con questi ragazzi percorsi di integrazione e di inclusione sociale e queste occasioni di restituzione sono fondamentali per costruire un senso di comunità e allontanare pregiudizi e luoghi comuni”