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Chi sono le famiglie fragili? Di che cosa hanno bisogno? E che cosa si può fare per proteggerle dal disagio sociale e dalla povertà educativa?

Se ne parlerà giovedì 6 dicembre a Firenze nell’Aula Magna di via San Gallo 10, alle 14.30.

 “Famiglie fragili tra welfare e innovazione” è l’evento che chiude i due anni di attività del Family Hub, progetto sperimentale a sostegno della genitorialità, realizzato a Firenze e Scandicci dal Gruppo Cooperativo Cgm, con il partenariato di Consorzio Co&So/Cooperativa L’Abbaino, Comune di Firenze, Dipartimento di Scienze dell’Educazione e Psicologia di Firenze, Associazione Nosotras, Oxfam

Molto ricco  il panel di esperti che parteciperanno: Cristina Giachi (vicesindaca e assessora all’educazione, università e ricerca del Comune di Firenze), Sara Mele (responsabile del settore educazione e istruzione della Regione Toscana), Clara Silva (presidente del dipartimento di Scienze della formazione e psicologia dell’Università di Firenze), Patrizia Calabrese (area politiche sociali e programma 0-6 della Fondazione Compagnia di San Paolo), Elena Innocenti (ricercatrice della Fondazione Zancan Onlus), Ersilia Menesini (direttore del dipartimento di Scienze della formazione e psicologia dell’Università di Firenze), Francesca Bottai (amministratore delegato area educazione Co&So e consigliere di amministrazione Cgm), Paola Cecchi (vicepresidente della cooperativa L’Abbaino), Francesco Tanini (coordinatore del progetto Co&So),

Il direttore dell’area educazione del Consorzio Co&So, Claudia Calafati, modererà l’incontro. Mentre le conclusioni saranno affidate alla massima esperta di sociologia, la professoressa Chiara Saraceno, il cui intervento si intitolerà: “Sull’equivoco della famiglia”.

 

Un’esperienza formativa all’estero per acquisire maggiori competenze e avere più opportunità di lavoro in un settore in espansione, quello socio-sanitario ed educativo. È ciò che accadrà a 144 studenti di Toscana, Lazio e Molise grazie ad “Award skills”, un progetto europeo, promosso da So. & Co. –Consorzio Cooperative Sociali di Lucca e coordinato da Reattiva, e che è stato giudicato uno tra i migliori progetti Erasmus+ KA1 VET Learners and Staff 2018, con un punteggio complessivo pari a 100/100.

“Award skills” offrirà un’esperienza di mobilità per 80 studenti delle classi quarte e per 64 neodiplomati attraverso un tirocinio all’estero di un mese, nel primo caso, e di tre mesi (Mobilità ErasmusPro), nel secondo.

I tirocini saranno svolti presso aziende, enti, associazioni, cooperative che operano in ambito socio-sanitario ed educativo con sede a Malta, Spagna, Portogallo, Regno Unito e Francia.

Il progetto vede coinvolti sette Istituti professionali a indirizzo socio-sanitario: Isi Machiavelli (Lucca); Iis Caselli (Siena); Iis Santoni (Pisa); Ipsia Pacinotti (Pontedera, PI); Iss Fermi-Da Vinci (Empoli, FI); Iis Luigi Di Savoia (Rieti); Iis Pertini (Campobasso).

Al termine di questa esperienza, i ragazzi riceveranno un attestato riconosciuto a livello europeo e potranno arricchire il proprio Europass con le competenze linguistiche e professionali acquisite.

Inoltre, per gli studenti delle quarte, il mese di tirocinio conterà come alternanza scuola-lavoro.

«Questo progetto è una grande opportunità per i giovani» afferma Elisabetta Linati, referente dell’Agenzia Formativa di So. & Co. «Perché rafforza il senso di cittadinanza europea nei ragazzi che si avvicinano al mondo del lavoro. Inoltre, Award skills contribuisce a realizzare uno spazio europeo per l’apprendimento permanente nel settore sociale e socio-sanitario».

Gli istituti professionali coinvolti, già a partire dall’anno scolastico appena iniziato potranno offrire ai propri iscritti questa opportunità formativa.

Il Machiavelli di Lucca, con l’indirizzo socio-sanitario, è l’istituto che partecipa al progetto con il maggior numero di studenti.

«Questa scuola sta vivendo mesi molto complicati a causa della dichiarazione di inagibilità della sede di Via San Nicolao dove erano collocati l’istituto Paladini e Civitali ricevuta a fine giugno. Ma nonostante le difficoltà logistiche, dovute alla dislocazione di 900 studenti in sedi provvisorie, l’istituto non ha abbassato la guardia sul fronte dell’offerta formativa, continuando a progettare nuove opportunità per i propri iscritti» sottolinea Linati.

Ti chiediamo di essere parte di un grande progetto educativo: permettere a 15 bambini provenienti da famiglie fragili e in difficoltà economica di frequentare l’asilo nido e la scuola  materna nel comune di Firenze e Scandicci

Donando una piccola somma di denaro, i piccoli potranno avviare il loro percorso educativo e le famiglie avranno la possibilità di integrarsi e trovare lavoro

Il progetto si chiama Io C’Entro, promosso dalla cooperativa L’Abbaino  all’interno di Family Hub.
Da due anni, l’obiettivo è garantire l’accesso ai servizi educativi a bambini e bambine in situazione di disagio socio-economico.

E’ nei primi mille giorni di vita che si scrive il proprio futuro e i servizi all’infanzia garantiscono un sano sviluppo in termini cognitivi, fisici e sociali. La nostra iniziativa vuole proprio intervenire in questa delicata fase, garantendo anche alle famiglie fragili l’accesso ai servizi di salute pre e perinatale come il nido e la scuola dell’infanzia.
Migliorare l’investimento nella prima infanzia costituisce un’operazione dall’alto valore sociale in termini di incremento delle opportunità di accesso all’educazione, di accresciuta potenzialità economica e lavorativa e di incentivo a comportamenti di cittadinanza e genitorialità responsabili.

Scegli liberamente quanto donare, basta un piccola cifra,  il tuo aiuto può fare davvero la differenza!!

Ecco alcuni esempi di intervento:
con 5 euro puoi contribuire a garantire un mese di mensa per 1 bambino
con 10 euro puoi contribuire a garantire un mese di mensa per  2 bambini

 

Dona subito!

 

Più di 60 famiglie che si sono avvicinate allo sportello di ascolto, 80 ore di incontri tra genitori e pedagogisti, nutrizionisti e pediatri, 2 inserimenti al nido e 4 alla materna, in tutto un centinaio di bambini che ora hanno una chance in più di crescere sereni e di andare a scuola. Questi sono i risultati raggiunti nei primi sei mesi dell’anno da Family Hub, il  progetto sperimentale realizzato dal Gruppo Cooperativo CGM e dal Consorzio Co&So, che ha l’obiettivo di sostenere le famiglie più fragili, quelle straniere, senza lavoro o con un reddito che scivola verso la soglia di povertà, con forti barriere linguistiche e culturali che possono frenare il processo di integrazione sociale anche per i più piccoli.

L’incremento dei nuclei familiari raggiunti dal progetto è stato possibile grazie alla collaborazione del Comune di Firenze, che ha aperto le porte delle ludoteche dei Quartieri 4 e 5 (Carrozza di Hans, Castello dei Balocchi, Mondolfiera). Questi tre spazi si sono aggiunti alle scuole dell’infanzia “La Nave” di Firenze e “Sacro Cuore” di Scandicci, dove Family Hub ha iniziato a operare un anno fa.

Molte le azioni che hanno permesso a Family Hub di farsi conoscere sul territorio e raggiungere numeri così importanti.

In primo luogo, l’avvio di uno sportello d’ascolto “diffuso”, seguito da uno staff di mediatori culturali di Nosotras, che ha messo a fuoco i bisogni dell’utenza: iscrizioni scolastiche e ai centri estivi, reperimento, comprensione e compilazione di moduli, richiesta di aiuto psicologico.

Altro capitolo importante, il sostegno alla genitorialità. Circa 80 ore sono state dedicate a incontri tra professionisti dell’area educativa (pedagogisti, nutrizionisti, pediatri, fisioterapisti) e i genitori.

Inoltre, nei primi sei mesi dell’anno sono stati inseriti due bambini all’interno del nido della scuola “La Nave”e altri quattro bambini, accolti dal centro Slataper, hanno potuto frequentare la scuola materna per tutto il periodo dell’accoglienza.

Infine, durante il mese di luglio, 12 bimbi provenienti da famiglie segnalate dai servizi sociali del Comune di Firenze hanno partecipato gratuitamente ai campus estivi che la cooperativa L’Abbaino aveva attivato presso il nido aziendale “Il Giardino dei Grilli”.

L’esperienza di Family Hub si concluderà, dopo due anni di attività sperimentale,  a dicembre di quest’anno. Il suo operato ha già ottenuto importanti riconoscimenti. Nel 2016 il progetto infatti si è classificato tra i 10 vincitori del bando nazionale “Infanzia, prima” della Compagnia di San Paolo, Fondazione con il Sud e Fondazione Cariplo.

«L’attività che sta svolgendo Family Hub ha il suo fulcro e motore nel coinvolgimento delle famiglie e nella creazione di relazioni stabili» commenta Claudia Calafati, direttore dell’area educazione del Consorzio Co&So. «La socialità è importante perché stimola l’integrazione reale degli adulti e la crescita dei bambini in un contesto protetto – per quanto possibile –  dalle incertezze economiche e lavorative dei genitori».

 

Un torneo di calcio, giochi e attività per grandi e piccoli e momenti di riflessione e confronto con le istituzioni.  E’ il meeting sull’educazione “Dammi il 5!”, dal 7 al 10 maggio,  ma a tutti gli effetti è la festa del Quartiere 5 di Firenze, organizzata dalla cooperativa Il Cenacolo aderente al Consorzio Co&So e dal Quartiere 5, grazie alle realtà educative che operano nel quartiere Le Piagge, come il Centro Giovani Isola, la Ludoteca La Prua e il bar no-alcool L’Approdo.

 

Nato nel 2010,  l’evento ha uno scopo: aiutare, o meglio educare,  i cittadini ad essere parte di una comunità, soprattutto in realtà periferiche. Per farlo istituzioni e operatori del privato sociale lavorano insieme per approfondire e arricchire i metodi educati destinati a giovani e meno giovani che vivono una determinata realtà.

Si parte lunedì pomeriggio, dalle 16, al Centro giovani Isola in via della Sala 2/d, con il  laboratorio sul gioco e legalità  e le attività ludiche per bambini e genitori. Il giorno dopo (sia l’8 che il 9 maggio) entra nel vivo il “Torneo della Legalità” di calcio  presso la Polisportiva  Firenze Ovest in via Pistoiese 373 Firenze. Mercoledì, all’ITI Leonardo da Vinci, dalle 10 alle 13, i ragazzi parteciperanno ad un seminario con la polizia di stato e la polizia municipale insieme al presidente del quartiere 5 Cristiano Balli. Giovedì pomeriggio, dalle 16, sono in programma giochi e animazione per tutte le età  nello spazio verde antistante al Viper Theatre in via Lombardia 319.

La sera, dalle 20.30, arriva il momento clou:  il palco del Viper si anima con Hip Hop Jam e i giovani musicisti.  Protagonisti i ragazzi che vivono nel quartiere Le Piagge e i giovani ospiti dei centri di accoglienza

 

“Non sarà solo un concerto, ma sarà l’occasione per comunicare uno scambio culturale positivo,  un dialogo sincero tra mondi spontaneamente vicini – dichiara Gabriele Cicconi della Cooperativa il Cenacolo – Abbiamo attivato con questi ragazzi percorsi di integrazione e di inclusione sociale e queste occasioni di restituzione sono fondamentali per costruire un senso di comunità e allontanare pregiudizi e luoghi comuni”

 

C’è chi aiuterà gli educatori dei nidi e degli spazi gioco, chi lavorerà con gli anziani e i migranti e chi farà esperienze nei servizi di informazioni turistica. Un’immersione nel mondo del lavoro attraverso la lente delle cooperative per 35 ragazzi dell’Istituto Morante-Ginori Conti di Firenze. E’ il progetto di alternanza scuola lavoro che il consorzio di cooperative Co&So ha avviato. Dopo i corsi di formazione, i ragazzi stanno avendo il loro primo, vero, contatto con il mondo della cooperazione.

 

“E’ un benvenuto nel mondo delle cooperative, sperando che questo sia l’inizio di una conoscenza positiva per tutti e di un arricchimento reciproco – ha detto il presidente di Co&So, Lorenzo Terzani –  I ragazzi avranno la possibilità di entrare a contatto con realtà diverse, con sensibilità nuove,  ma soprattutto lavoreranno con persone che hanno bisogno e con professionisti del settore. Apprenderanno i valori della cooperazione sul campo. Un’esperienza che mi auguro gli aprirà nuove prospettive sul loro futuro”.

 

In totale il percorso prevede 100 ore, di cui 15 di formazione teorica e incontri propedeutici, nel quale gli studenti avranno mansioni e compiti specifici nei nidi, ludoteche e negli spazi gioco gestiti dalle cooperativa L’Abbaino, Giocolare e Convoi. Aiuteranno nell’assistenza ad anziani e a persone con disabilità nei servizi della cooperativa Il Girasole. Faranno esperienza con l’accoglienza migranti e nei centri di aggregazione giovanile al fianco degli operatori della cooperativa Il Cenacolo. C’è poi l’area dedicata alla cultura, con le esperienze nell’accoglienza turistica negli uffici di Florence Planet

Una storia inventata dai bambini di 4 e 5 anni della scuola San Giuseppe di Pontedera. Un libro con un messaggio di pace da regalare agli altri. Protagonista un “fiocco”, con la bocca, che si ribella a Babbo Natale e non vuole incartare un regalo che non gli piace. Alcuni genitori, apprezzando il valore di tale lavoro, hanno deciso di pubblicare la storia, drammatizzata e rappresentata con disegni dai bambini della San Giuseppe, e il libro è ora disponibile in copie limitate.

La Scuola d’Infanzia Paritaria S. Giuseppe di Pontedera, gestita dalla cooperativa sociale S.P.E.S., da anni promuove l’educazione prosociale, cercando di incoraggiare nei bambini comportamenti di attenzione verso gli altri. La storia “Il fiocco con la bocca” è il risultato di un percorso di riflessione sulla pace e il disarmo, ma è soprattutto il risultato della fantasia di trenta bambini, piccoli “costruttori di pace”.

 

Leggere insieme, fin da piccolissimi, aiuta tanto a crescere. “Nati per leggere” è il programma che, a livello nazionale, vuole diffondere la pratica della lettura in famiglia fin dai primi mesi di vita, per tutti i bambini e le bambine. Anzi, c’è chi sostiene sia utile prima ancora, nella pancia della mamma. Perché questa abitudine, che crea un momento di intimità tra adulto e bambino, è una grande opportunità di sviluppo cognitivo, linguistico ed emotivo.

CO&So ha organizzato un corso per formare chi intende impegnarsi a diffondere il programma “Nati per leggere” a livello territoriale. Le lezioni hanno coinvolto gli operatori sanitari, i pediatri di famiglia come i bibliotecari e gli educatori, e anche i genitori.

Gli incontri sono serviti a comprendere quali sono i benefici della promozione della lettura in età precoce, ma anche a conoscere le fasi di sviluppo del bambino e saperle mettere in relazione con i libri più adatti. I partecipanti al corso hanno avuto una panoramica sulle proposte editoriali dedicate all’infanzia e hanno familiarizzato con le modalità di lettura ai più piccoli.

“È stata un’occasione preziosa per C​o​&S​o​ – dice Claudia Calafati del gruppo cooperativo – una formazione multiprofessionale che ha messo insieme e fa dialogare i nostri operatori delle biblioteche, educatori di nido, insegnanti di scuola dell’infanzia, educatori di ludoteca e coordinatori con la volontà di diffondere e promuovere la lettura, co-progettare e fare rete nel territorio toscano”.


Un centro per ragazzi in difficoltà che lega educazione e lavoro. Si chiama “Il Ponte” il nuovo centro socio-occupazionale che è stato inaugurato oggi, 26 ottobre, in via Enrico Mattei 7, nel comune di Scarperia e San Piero a Sieve in provincia di Firenze. 

Il centro è pensato e realizzato dalla Cooperativa Sociale Convoi grazie al sostegno della Fondazione Allianz UMANA MENTE e alla collaborazione della Società della Salute Mugello.

Il Ponte è un servizio socio-educativo per ragazzi di età compresa fra i 16 ed i 21 anni in carico ai servizi sociali, sia all’interno che fuori dai percorsi formativi e scolastici. I ragazzi che saranno seguiti al Ponte si trovano in condizioni di disagio evolutivo e familiare, o hanno disabilità o lieve ritardo mentale, o sono a rischio di devianza.

Nel centro si punterà a sviluppare le abilità personali e le competenze relazionali dei ragazzi attraverso attività educative e di formazione-lavoro, curate da educatori professionali. Il Ponte sarà quindi un luogo dove imparare, dove comunicare con gli altri, dove divertirsi in uno spazio sereno e libero da tensioni.

Le esperienze di lavoro per i ragazzi del Ponte (la prima è una lavorazione di piume di struzzo per alcune case di moda) saranno quindi alternate a quelle educative e laboratoriali, per un processo di maturazione personale, che si affianca a un percorso di inclusione sociale e di riabilitazione.

Il Ponte nasce non a caso all’interno dello stabilimento del Progetto Articolo 1 (sebbene si trovi in spazi ben distinti), un’attività produttiva gestita sempre dalla cooperativa Convoi, incentrata principalmente sull’assemblaggio, dove sono state inserite persone svantaggiate.

“L’aspetto connesso al tema del lavoro è fondamentale per la crescita personale e relazionale delle persone – commenta Matteo Tagliaferri, Coordinatore Coop Convoi Zona Mugello – Far convivere le due realtà (Il Ponte e il Progetto Articolo 1) permette di creare i presupposti per una dimensione di comunità attiva e inclusiva, in cui tutti possono trovare il proprio ruolo e un senso profondo per il proprio impegno”.

Continua Tagliaferri: “Il Ponte vuole collegare il mondo del sociale con quello delle imprese: incentivando esperienze pilota di economia responsabile, dove la relazione economica può diventare la piattaforma progettuale per un modello di welfare nuovo e sostenibile”.

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