Una Pistoia vista con occhi di chi vive un momento particolarmente duro della propria vita: strade, panchine, bar e capannoni legati al vissuto degli ospiti dell’Albergo Popolare di Pistoia. Le immagini e i ricordi sono raccolti nel libro “Storie e immagini di vita” (Settegiorni Editore, realizzato con la collaborazione di Unicoop Firenze, sezioni soci Pistoia) e sono il cuore della mostra che è stata presentata alla chiesa di San Michele in Cioncio (via de’ Rossi 26, Pistoia).

L’Albergo Popolare. di proprietà del Comune di Pistoia, è la struttura dedicata all’accoglienza notturna di persone che si trovano in situazioni di grave disagio sociale, emarginazione e senza una casa. Quando l’ospitalità è di lunga durata, all’accoglienza si accompagna a un percorso per aiutare le persone a guardare verso una nuova organizzazione della propria vita. Dal 2014 questo percorso è affidato alla cooperativa Gruppo Incontro, che insieme a Co&So si occupa della gestione dell’Albergo Popolare e del sostegno agli ospiti, in collaborazione con il servizio sociale del Comune.

“La pubblicazione di questo libro fotografico – commenta Moreno Sepiacci, vicepresidente del Consorzio CO&SO –  risultato del percorso di accoglienza dell’Albergo Popolare, è un’occasione importante per il Consorzio CO&SO e per la cooperativa Gruppo Incontro per mettere in evidenza il servizio svolto nell’aspetto che più lo contraddistingue: la prossimità con le persone che si trovano in situazione di grave esclusione e marginalità sociale. Il progetto stesso del libro segue il filo rosso del tentativo di rimettere al centro la persona, al centro del proprio interesse e di quello della società”.

“Voglio ringraziare gli ospiti dell’Albergo Popolare per averci donato storie così personali e intime – dice il presidente del Gruppo Incontro, Fabiano Pesticcio – angoli di una Pistoia raccontata attraverso un linguaggio espressivo di particolare impatto interpretativo qual è quello fotografico.
Le storie sono un dono e al contempo un segno di grande fiducia che vogliamo, prima di tutto, continuare ad onorare con il nostro impegno”.